Coltivava e trafficava grandi quantità di marijuana, che spediva nella penisola tramite pacchi servendosi di un corriere.
Un allevatore di 40 anni di Orune, con un alto tenore di vita, è stato raggiunto dal provvedimento del sequestro preventivo dei beni, firmato dal gip di Nuoro Giovanni Angelicchio, su richiesta del pm Ireno Satta.
Un provvedimento giustificato dalla sproporzione dei beni nella sua disponibilità rispetto ai redditi dichiarati: un’Audi A5 e due appartamenti a Orune e Sassari, per un importo di 320mila euro, oltre a 4mila euro in contanti fiutati dai cani della Guardia di finanza nella sua abitazione.
Sono indagate, per lo stesso reato, altre due persone della provincia di Nuoro, che collaboravano alla coltivazione delle piante di canapa tra Orune, Fonni e Mamoiada con l’allevatore, addetto invece alla commercializzazione.
L’operazione, denominata “Easy Hemp”, è stata illustrata in una conferenza stampa nella sede della Gdf di Nuoro dal comandante Alessandro Ferri e dal comandante dei carabinieri di Nuoro Elvio Sabino Labagnara.
Tutto parte nel 2021 a seguito di un pacco con 160 chili di marijuana localizzato ad Ascoli Piceno dagli uomini delle Fiamme gialle nel deposito di un corriere, che arrivava dal Nuorese.
Successive perquisizioni e analisi delle banche dati, hanno condotto gli investigatori sulle tracce dei tre indagati e successivamente hanno consentito di disarticolare un traffico collaudato, portando a rinvenire e a sequestrare 2.400 piante di cannabis e 583 kg di foglie e infiorescenze di ottima qualità; sequestrati anche i macchinari per la lavorazione.
La documentazione contabile dell’azienda agricola dell’allevatore presso la quale venivano posti in essere i reati non era conforme alle leggi per la coltivazione legale della cannabis ed è stato accertato l’arricchimento dell’uomo che utilizzava i parenti come prestanome.