“Guarda il cielo prima di dormire” è un invito a non dimenticare la dimensione del sogno, della memoria e dell’immaginazione.
Ma è anche il titolo della nuova mostra di Giuseppe Loi, che sarà inaugurata giovedì 11 luglio alle 18.30 al centro comunale d’Arte e Cultura Il Ghetto di via Santa Croce 18 a Cagliari, restando poi visitabile sino all’1 settembre 2024, dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.
La mostra, a cura di Amedeo Alessio, organizzata e prodotta dalle cooperative Agorà Sardegna e CoopCulture con il sostegno della Fondazione di Sardegna, in collaborazione con il comune di Cagliari, esplora i molteplici linguaggi artistici utilizzati da Giuseppe Loi, che spaziano tra fotografia, installazione e assemblage, attraverso l’utilizzo di diversi materiali: tessuti di riciclo, legno, gomma crepla e corde di canapa, per dare luce a nuove riflessioni su temi esistenziali che riguardano l’uomo di ogni tempo.
Loi, nato nel 1994 a Tempio Pausania, dove tutt’ora vive e lavora, dopo il diploma in Fotografia all’Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano, ha realizzato diverse mostre personali in Sardegna, a Bologna e a Roma.
Per questa occasione ha concepito un’opera inedita dal titolo “Strumento n.1 (Il letto del cielo)” in cui attiva una connessione tra il firmamento e la sensibilità di ciascuno. Il cielo diventa luogo che incarna un senso nuovo di fare comunità, estrapolando il folklore da quella tradizione che oscilla tra il sacro e il profano, non per annientarla ma per rinnovarla e aprire nuove vie di interpretazione, suggerendo un’esperienza tramite la quale comunicare con noi stessi e con gli altri.