Da Cagliari una proposta agli altri porti europei nel nome della solidarietà: per ogni tappa della nave una donazione delle eccedenze alimentari alle associazioni locali di volontariato impegnate nella lotta alla povertà.
Una pratica che, oltre all’aspetto prettamente sociale, contribuisce in chiave economica e ambientale alla riduzione degli sprechi e della produzione di rifiuti.
L’idea è stata lanciata questa mattina al Molo Ichnusa durante il meeting trimestrale del comitato tecnico Cruise and Ferry Port Network dell’European Sea Ports Organization (Espo).
Nella sala executives del terminal dopo il saluto di benvenuto del presidente dell’AdSP, Massimo Deiana, il comitato presieduto da Valeria Mangiarotti ha affrontato quelli che saranno i prossimi temi in agenda per il futuro della portualità a livello internazionale.
Primo punto, l’avvio, previsto per l’ultimo trimestre dell’anno del sistema automatizzato di registrazione dei viaggiatori provenienti da paesi extra Ue.
Si è parlato anche della revisione del quadro europeo dei diritti dei passeggeri con una maggiore semplificazione e trasparenza delle politiche di rimborso e di accesso alle informazioni in merito a ritardi e cancellazioni dei viaggi in nave.
Inevitabile il tema dell’ambiente e dei modelli virtuosi di integrazione porto-città, sull’esempio di scali come quelli di Barcellona, Dubrovnik, Bordeaux, Valencia, Taranto e Livorno.
Nel commentare i lavori del comitato, Deiana ha parlato di “un’occasione per avvicinare l’Europa al sistema della Sardegna, e, allo stesso tempo, per portare l’esempio Sardegna al centro delle scelte strategiche future dell’Ue, con proposte concrete come quella, formulata oggi, a favore della sostenibilità sociale, economica ed ambientale della distribuzione delle eccedenze alimentari delle navi al mondo del volontariato”.