Dal 1 al 4 agosto, Santadi si veste a festa: quattro giorni culminanti con il grande evento di domenica 4, Sa Coia Maurreddina, il tradizionale Matrimonio Mauritano, giunto alla 56esima edizione.
Sa Coia è una delle celebrazioni nuziali dell’Isola divenute vero e proprio evento collettivo, grazie al recupero di tradizioni e riti secolari e alla festosa partecipazione degli abitanti di Santadi e dei vicini centri del basso Sulcis, oltre che per la lunga preparazione e il ricco programma di appuntamenti.
Le sue fasi si sono consolidate nel tempo: si parte dalla presentazione degli sposi – prevista per giovedì 1 alle 21.00 in piazza Marconi -, per proseguire con spettacoli musicali nelle serate di venerdì 2 e sabato 3, sempre in piazza Marconi, fino al il giorno del matrimonio vero e proprio.
Domenica 4, alle 7, ecco il rito della vestizione: presso il museo etnografico Sa Domu Antiga sono protagonisti la sposa e la sua famiglia, mentre la sede della vestizione dello sposo è la casa-museo sa Domu ‘e Paxi. Gli sposi si incontrano alle 8.30 al museo etnografico, mezz’ora più tardi le strade della cittadina si riempiono di colori e musica con il corteo nuziale. Sfilano gruppi folk, tracas, cavalieri, suonatori di launeddas e autorità. Il corteo parte dall’istituto agrario per raggiungere piazza Marconi, dove alle 10.30 avviene l’accoglienza da parte dei sindaci di Santadi, Nuxis e Villaperuccio – un tempo facenti parte dello stesso comune – mentre alle 11 si celebra il matrimonio, seguito dal tradizionale rito de sa Gratzia.
La festa prosegue in serata, dalle 20, sempre in piazza Marconi: è il momento de su Cumbiru, nel quale gli sposi offrono alla popolazione dolci tipici, bevande e torta nuziale. A seguire, balli e canti della tradizione, con la partecipazione di gruppi folk e dei Tenores di Bitti.
L’evento è curato da Comune di Santadi e Pro Loco, e promosso dall’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna.