La Fials con una nota evidenzia la propria posizione in merito al premio produttività al Brotzu e afferma: “Nei giorni scorsi si è tenuto l’incontro sull’ipotesi di accordo sui Criteri di attribuzione dei premi correlati alla performance anno 2023”, la Fials non ha firmato l’accordo perché come ribadito anche in sede d’incontro non è
possibile aprire una contrattazione fra le parti, senza che ci sia alla base lo strumento più importante che sono i fondi certificati”, afferma il Sindacato.
“Ancora una volta non abbiamo contezza di quale sia la somma definitiva da destinare alla premialità anno 2023, che secondo quanto dichiarato dalla Responsabile del Servizio del Personale non avrebbe certezza della somma residua in quanto cautelativamente terrebbe “congelate” ulteriori somme per varie ed eventuali”…”Il tutto sempre molto approssimativo e incerto. L’unica certezza è che il residuo del fondo continua ad essere eroso, lasciando briciole per i lavoratori, nonostante la condizione di lavoro stressante e contingente che si sta affrontando in
azienda”, scrive Giampaolo Cugliara, Segretario provinciale della Fials di Cagliari.
“Ricordiamo ai più che la motivazione del personale passa anche attraverso la remunerazione, ma sembrerebbero parole al vento, nonostante tutti, politici compresi, sappiano che in Arnas Brotzu tutto il personale subisce una disparità di trattamento economico rispetto a tutti gli altri operatori delle altre aziende, perché storicamente la capienza dei fondi degli artt. 102 e 103 è molto esigua”…” e poi non chiedetevi come mai gli operatori dell’Arnas Brotzu scappano”, incalza il sindacato.
“Alla luce di quanto sopra la Fials diffida l’Azienda dall’utilizzo di ulteriori somme dal medesimo fondo in modo unilaterale, senza che lo stesso sia preventivamente concertato con le organizzazioni sindacali come disposto dall’art. 9 comma 5 CCNL 2019/2021 comparto sanità”, conclude Giampaolo Cugliara.