La musica, le canzoni al centro dello spettacolo e la ricerca di talenti, in un dinamico e divertente show televisivo: non cambia la “filosofia” di Sanremo di Carlo Conti che, alla sua quarta regia come direttore artistico e conduttore, mette invece mano al regolamento della kermesse correggendo, innanzitutto il meccanismo delle votazioni, da sempre al centro di mugugni e polemiche.
Non solo.
Conti torna all’antico anche per quanto riguarda la gestione delle Nuove Proposte: tornano a competere in una categoria a parte. Accanto ai big che saranno 24. Sono alcune delle novità targate Conti per il prossimo Sanremo che emergono dal nuovo Regolamento del 75° Festival della Canzone Italiana, pubblicato online, il quarto di Conti, nella sua qualità di direttore artistico e conduttore. Il conduttore ricomincia infatti da quattro, dopo i suoi 3 Festival vincenti, quelli delle edizioni 2015, 2016 e 2017.
Per le nuove proposte saranno 4 gli artisti in gara, tre provenienti da Sanremo Giovani ed uno scelto dal concorso Area Sanremo edizione 2024. Cambia poi il numero dei Big, che saranno 24, e la votazione della serata delle “Cover”, (quella in cui i Campioni in gara saranno chiamati a re-interpretare un brano scelto dal repertorio italiano o internazionale) che non influirà sulla vittoria finale del Festival, determinando solo la Cover vincitrice. Inoltre, nella serata finale, quando si riapriranno le votazioni sui 5 finalisti, non saranno azzerati i voti ottenuti dai 5 cantanti fino a quel momento, ma l’ultima sessione di voti andrà ad aggiungersi a quelli ottenuti durante le serate precedenti (esclusa solo la serata Cover). E’ stata invece confermata la Giuria delle Radio. Saranno in tutto 3 le Giurie: il Televoto avrà un “peso” del 34%, la Giuria della Sala Stampa, Tv e Web del 33% come quello della Giuria delle Radio.
Il nuovo regolamento prevede poi che in qualità di direttore artistico di Sanremo, Carlo Conti dovrà “condividere l’impostazione editoriale e le relative scelte con la Direzione Intrattenimento Prime Time” dove “viene istituito l’ufficio dell’Organizzazione del Festival, composto da personale Rai, incaricato di gestire il progetto del 75° Festival della Canzone Italiana”. Sempre rispetto alla gestione delle serate la normativa precisa anche che “la suddivisione degli artisti nelle serate e l’ordine di esecuzione delle canzoni, nonché ogni decisione in merito all’organizzazione e realizzazione delle Serate di Sanremo 2025, spetta, su base esclusiva, al Direttore Artistico e a Rai”.
Confermato infine lo slittamento ai giorni 11, 12, 13, 14 e 15 febbraio 2025. In ogni caso, “sino al giorno 18 febbraio 2025 compreso, il Vincitore di Sanremo 2025 non potrà partecipare a programmi televisivi trasmessi da emittenti diverse da Rai”.
Sul nuovo regolamento sono intanto già piovute le polemiche dell’Afi, l’associazione che tutela l’industria discografica italiana. “Cambiano i direttori ma non la direzione” ironizza l’Associazione evidenziando la “consueta impossibilità per le categorie di presentare osservazioni, visto che il Regolamento della kermesse, come al solito, è stato ricevuto dalla stessa ad agosto e solo 30 minuti prima della pubblicazione ufficiale sul sito della Rai”.