Diciannove giorni: è il tempo impiegato dallo skyrunner catalano Kilian Jornet Burgada per collegare le 82 vette delle Alpi sopra i quattromila metri di altitudine, spostandosi a piedi o in bici.
Si chiama Alpine Connections l’ultimo progetto del fuoriclasse trentaseienne che, dopo aver connesso lo scorso anno le 177 cime dei Pirenei sopra i tremila metri, ha messo le Alpi nel mirino per la sua nuova impresa.
Partito lo scorso 13 agosto da Sankt Moritz (Svizzera), Jornet Burgada si è mosso da Est verso Ovest, dal Piz Bernina al massiccio degli Écrins, attraverso Monte Rosa, Cervino e Monte Bianco, un percorso lungo 1.207 chilometri con 75.344 metri di dislivello positivo.
Sedici le tappe complessive di questo viaggio, già portato a termine da altri in precedenza, come lo svizzero Ueli Steck, che nel 2015 impiegò 62 giorni. Ma nessuno prima d’ora è riuscito a tenere il ritmo di Kilian Jornet Burgada. Dormendo una media di poco più di cinque ore a notte, ha compiuto un’impresa dopo l’altra, arrivando a scalare 18 cime in un solo giorno, completando così lo ‘Spaghetti Tour’, itinerario che un alpinista in genere compie in diverse giornate.
Durante la prova, lo spagnolo si è concesso una sola giornata per ricaricare le batterie una volta arrivato in Val Ferret, prima di dare l’assalto al massiccio del Monte Bianco, archiviato in soli due giorni, camminando per 17 consecutive la prima giornata e per oltre 20 ore la seconda. In seguito, il Gran Paradiso, la vetta numero 80, per poi spostarsi in bici fino a Val d’Isère (Francia) e da lì completare il progetto Alpine Connections con la scalata alla Barre des Ecrins e al Dôme des Neiges des Ecrins, nella Alpi del Delfinato.