L’ex imprenditore e manager del settore farmaceutico Antonio Di Fazio, già condannato in appello a 9 anni per casi di violenza sessuale con uso di benzodiazepine e arrestato nel maggio 2021 per avere narcotizzato e violentato una studentessa 21enne, rischia di finire a processo anche per le accuse di bancarotta fraudolenta in relazione a due società, la Global Farma e la Ifai (Industria Farmaceutica Italiana) Srl, per truffe e frode in pubbliche forniture ai danni di alcune Asl, tra cui quella di Torino, e per inadempimento di forniture di mascherine e altri dpi ad Aria, centrale acquisti lombarda, nel periodo dell’emergenza Covid.
Nei giorni scorsi, infatti, il pm di Milano Pasquale Addesso in questa tranche di indagini sull’ex manager ha notificato l’avviso di conclusione dell’inchiesta in vista della richiesta di processo.
Secondo l’accusa, Di Fazio, che era socio di maggioranza e amministratore di fatto, avrebbe svuotato i conti delle due società, poi fallite, usando il denaro anche per pagamenti e spese personali. Indagato per concorso in bancarotta anche un ex dipendente di Di Fazio, Mauro Russo, già condannato in passato per associazione mafiosa perché ritenuto in contatto con un clan della camorra del Casertano. Nella chiusura delle indagini della Procura di Milano, però, non sono contestate aggravanti mafiose.