Pesca record a Bosa.
Un peschereccio è tornato in porto dopo aver catturato un tonno del peso di 231 chili.
La barca, partita alle 3 del mattino per la quotidiana attività di pesca, è rientrata nel primo pomeriggio in porto dopo aver pescato, con un sistema da pesca chiamato palangaro, il gigantesco esemplare.
In banchina ad attendere l’imbarcazione c’era il personale della Guardia Costiera di Bosa, per la verifica degli adempimenti legati alla cattura della specie.
Esiste un’ordinanza ben precisa da rispettare per la pesca ricordano dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Bosa, che “disciplina le operazioni di sbarco, trasbordo ovvero attività connesse al prelievo di pesce spada, tonno rosso e tonno alalunga provenienti sia dalla pesca professionale che da quella sportiva e anche in caso di catture accessorie o accidentali, nell’ambito del predetto Ufficio Circondariale Marittimo”.
In particolare “4 ore prima dell’ingresso in porto il comandante del peschereccio deve comunicare alla sala operativa della Capitaneria l’orario di previsto arrivo, le zone in cui sono state effettuate le catture e il quantitativo stimato delle predette specie catturate. Inoltre, le operazioni di sbarco e trasbordo di pesce spada, tonno rosso e tonno alalunga sono consentite esclusivamente dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 16, salvo eventuali situazioni di necessità che dovranno essere prontamente rappresentate all’Ufficio Circondariale Marittimo”.