Cosa spinge uomini e donne di ogni momento storico a vivere in comunità? Come nascono le città, come interagiscono, perché vengono abbandonate? Queste e altre domande saranno al centro del Sardinia Archeo Festival, evento divulgativo di archeologia (e non solo) giunto quest’anno alla sua quarta edizione ideato e organizzato dall’associazione Itzokor.
Il Festival sarà ospitato a Cagliari, negli spazi del Ghetto, venerdì 9 e sabato 10 giugno, e all’ExMe di Carloforte sabato 17 giugno con incontri attorno al tema “Ritorno a Itaca”: “Una riflessione – sottolineano gli organizzatori – sulla mitica città omerica simbolo di viaggi e ritorni ma soprattutto di sapere e conoscenza”.
“L’Uomo stanziale, almeno a partire dal neolitico, ha imparato a godere dei privilegi della comunità – affermano i soci e le socie di Itzokor – Ma perché è stata scelta proprio questa via? Sarà questa la prima domanda a cui cercheremo di rispondere nella nuova edizione del Sardinia Archeo Festival. E poi a tutte le altre che, di conseguenza, derivano: quando nascono i primi centri di vita comunitaria? E cosa ne determina l’organizzazione sociale, politica, culturale, urbanistica, cui diamo il nome di ‘città’? Proveremo a capire anche come muore una città, come si spopola un centro urbano, dove vanno a finire i suoi abitanti. Scaveremo nelle storie delle fondazioni di città famose come Cartagine, nelle dinamiche di potere delle città etrusche, cercheremo di capire cosa sia successo nella Sardegna nuragica o nel Mediterraneo all’arrivo dell’Islam. Ma il Festival diventerà occasione anche di rendere omaggio alla città di Cagliari, che cercheremo di ricostruire nel racconto del suo sviluppo dal Cinquecento fino alle ricostruzioni dopo i bombardamenti del 1943. Anche attraverso la lettura dei preziosi documenti custoditi negli archivi cittadini. Volgeremo lo sguardo a realtà più piccole, capaci però di riproporre in dimensioni minori le dinamiche di un’organizzazione politico-sociale tipica dei grossi centri e ci chiederemo se davvero sia necessario parlare di ‘borghi quando si è paesi’”.
La tre giorni di Sardinia Archeo Festival metterà a confronto 18 tra studiosi e studiose di archeologia, storia, geografia, antropologia provenienti dal mondo dell’università e della ricerca che faranno il punto sulle indagini più affascinanti e aggiornate attorno alle nostre città.
Gli incontri prenderanno il via venerdì 9 giugno alle 15.30 al Ghetto e proseguiranno fino a sera con gli interventi di Giacomo Pozzi, Alessandro Usai, Francesca Desogus, Marco Milanese, Stefano Mais, Francesco Mascia; si prosegue sabato 10 giugno con la sessione del mattino, dalle 9 alle 12.30, che vedrà le relazioni di Marco Minoja, Consuelo Costa, Alessandro Cuccu, Francesco Bachis e Lidia Decandia; e quella pomeridiana, dalle 15.30 alle 20, con Marcello Schirru, Sergio Ribichini, Amedeo Feniello, Fabio Pinna, Alfonso Stiglitz. Entrambe le serate si chiuderanno in musica con “Da quale parte del mare”, concerto con i musicisti Roberto Tombesi (organetto), Davide Bonfanti (ghironda), Giovanni Floreani (cornamusa e cister). Terza e ultima serata sabato 17 giugno dalle 16.30 a Carloforte con gli interventi degli storici Lorenzo Benedetti e Giampaolo Salice e in chiusura concerto del musicista Battista Dagnino.