Si è svolta il 9 settembre al Teatro Sant’Eulalia di Cagliari la presentazione della nona edizione della rassegna artistico-culturale Love Sharing, organizzata dall’associazione Theandric.
«Nonviolenza è un termine antico, una parola che abbiamo espresso in positivo nel titolo del Festival “Love Sharing”, perché di questo si tratta, condividere l’amore.», spiega Maria Virginia Siriu, direttrice artistica della manifestazione. «È grazie all’amore se il mondo va avanti e c’è vita sulla terra. Gandhi definiva la sua dottrina “Satyagraha”, ricerca della verità. I due piani esistenziale e razionale sono strettamente collegati quando si parla di nonviolenza: l’esperienza iniziatica e la sua espressione concettuale. Questo termine assunto nel suo significato più profondo imporrebbe una rivoluzione delle nostre organizzazioni sociali e della politica. In vent’anni e più di lavoro artistico, nei nove anni del Festival, abbiamo solo sfiorato il nucleo incandescente di quella che può essere una scelta umana. Una scelta che ancora non si è concretizzata in un’alternativa matura. Questo è un momento storico peculiare in cui alle guerre dimenticate se ne aggiungono altre, nel Mediterraneo, nell’Europa continentale. Ogni giorno mentre siamo intenti nel trantran quotidiano, a pochi chilometri dalle nostre case migliaia di persone muoiono sotto le bombe, come fosse un fatto ineluttabile. Ogni tanto qualcuno dei contendenti ricorda al mondo che possiede armamenti nucleari. Dunque per quanto sia difficile immaginare un’alternativa e provare a costruirla, per quanto ciò che è stato fatto nella direzione di un cambiamento sembri una goccia nell’oceano, non è il momento di mollare, anzi proprio ora è importante portare al centro dell’attenzione questo paradigma, a partire dall’indagine scientifica e artistica. Solo una nuova consapevolezza può portare un cambiamento interiore profondo e radicale, capace di immaginare, progettare e costruire un nuovo corso, a partire dai germi che già sono presenti. Anche i piccoli nuclei, le singole scelte improntate alla nuova consapevolezza, in qualsiasi ambito, sono i mattoni per costruire l’alternativa. L’edizione di quest’anno è ricca di ambiti e competenze in cui una sensibilità nonviolenta si esprime: la presentazione della terza marcia mondiale, gli studi di economia politica con la presentazione di un testo incentrato sul tema del “bene comune e beni comuni”, la messinscena dello spettacolo teatrale sulla condizione violenta e disumana delle strutture psichiatriche raccontate dal grande drammaturgo russo Cechov, il dialogo con gli attivisti dell’ASARP, che oggi si occupano di riforma psichiatrica in Italia. Un comitato di attivisti, cittadini, che ci presentano una campagna riguardante le banche, grazie ad uno studio accurato di analisi finanziaria. Love Sharing è “un pertugio tondo” attraverso il quale guardare una realtà altra che cresce e prende corpo.»
Dopo la presentazione della campagna Banche Armate da parte degli attivisti del Comitato Sardo Campagna Banche Armate, che hanno illustrato i principi e le modalità con cui si svolgerà la campagna.
La campagna si propone di sensibilizzare i cittadini sul coinvolgimento degli istituti di credito nella produzione ed esportazione di sistemi militari e di armi, per promuovere un cambiamento nella società, dando forza alla cittadinanza attiva e al consumo e risparmio critico e responsabile.
L’obiettivo fondamentale della campagna di pressione alle banche armate si esplicita nella richiesta agli istituti di credito di non finanziare la produzione e la commercializzazione di armamenti o quantomeno di non farlo verso i paesi in guerra o che violino i diritti umani (legge 185 del 1990). Infatti, benché l’attuale governo stia cercando di modificare questa legge, per renderla il più possibile opaca e inapplicabile, le cittadine e i cittadini mantengono il diritto di mettere i propri risparmi in una banca che garantisca loro trasparenza sui suoi investimenti.
I prossimi appuntamenti sono venerdì 11 ottobre alle 19 al Teatro Sant’Eulalia di Cagliari dove si terrà invece l’incontro di presentazione della Terza Marcia Mondiale per la Pace la Nonviolenza, con il coordinatore regionale ANPI Sardegna Antonello Murgia. L’iniziativa, ideata da Rafael de la Rubia, passerà per l’Italia per poi concludersi nel gennaio 2025 a San Josè in Costa Rica.
Un’ora più tardi (alle 20), invece, microfoni e riflettori accesi per la presentazione del libro “La cura delle radici. Beni comuni, bene comune” (Vita e Pensiero, 2023) con la partecipazione dell’autore Vittorio Pelligra, professore ordinario di Politica economica al Dipartimento di Scienze economiche ed aziendali dell’Università degli Studi di Cagliari, accompagnato dalla giornalista Elsa Pascalis.
Giovedì 24 e venerdì 25 ottobre alle 21 andrà invece in scena lo spettacolo “Memorie dal Reparto n.6” liberamente tratto dall’opera di Anton Cechov, a cura della Compagnia Teatro Nucleo. A più di quarant’anni dalla Legge Basaglia e alla luce dei molti tentativi di revisionare questa legge che segna il superamento dell’istituzione manicomiale italiana, la pièce, che sembra un’ideale prosecuzione della penultima regia di Cora Herrendorf sul tema – “Asylum, il manicomio delle attrici” – dedicata nel 2012 alla poesia e alla vicenda esistenziale di Alda Merini, porta lo spettatore tra le mura di un manicomio, alla ricerca delle verità di quei corpi e di quelle voci da sempre ridotti al silenzio. L’evento è realizzato in occasione del centenario della nascita di Franco Basaglia. L’introduzione e il dibattito, saranno curati da Roberto Loddo e Alessandro Montisci, attivisti ASARP.
Sabato 26 ottobre sipario sulla manifestazione alle 19 con l’incontro “Disarmare la finanza di guerra si può: cominciamo dalle banche”, insieme a Giorgio Beretta, analista OPAL (Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere), RIPD (Rete Italiana Pace e Disarmo) e agli attivisti del Comitato Sardo Campagna Banche Armate.