“Una luce sull’arte contemporanea che occorreva accendere” per una realtà “che, grazie a tante mostre originali si consolida nel tempo e che può ancora continuare a crescere”. Così il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, descrive il lavoro fatto negli ultimi anni nella cittadina umbra, dove ora nasce ContemporaneaMente Gualdo Tadino, il nuovo Festival dell’arte contemporanea, a cura di Cesare Biasini Selvaggi e Catia Monacelli, che accoglierà, dal 5 agosto al 7 gennaio il pubblico con mostre temporanee, giornate di studio, laboratori, incontri con curatori e artisti, percorsi tematici attraverso i 6 musei del Polo Museale.
Fra le prime esposizioni a partire c’è Pittura italiana contemporanea. Ultimi sessant’anni; un percorso di ricerca “per mari e Monti”, primo omaggio museale pubblico a Pio Monti, storico gallerista scomparso a novembre.
“Siamo orgogliosi di renderglielo – spiega Biasini Selvaggi -. Monti non è stato solo gallerista, ma anche artista e uno dei protagonisti in questo campo del secondo 900”. Un “omaggio più che mai dovuto”, aggiunge Sgarbi ricordando che il nome di Monti e anche il suo (poi prosciolto nel 2021) erano stati tirati in ballo, fra altri, in un lungo percorso di indagini e procedimenti giudiziari, dai quali qualche settimana fa è arrivato il definitivo proscioglimento per tutti gli indagati, per opere ritenute false, in particolare quadri di Gino de Dominicis.
“Monti è morto prima che potesse vedere il suo nome riabilitato” sottolinea Sgarbi. Fra le altre mostre Il fantastico mondo di WAL. Giganti sculture, magici animali e bizzarre creature, retrospettiva dedicata allo scultore contemporaneo Walter Guidobaldi in arte WAL; L’altra metà della Scultura contemporanea: Licia Galizia, Veronica Montanino, Francesca Tulli; Il capolavoro ritrovato.
Pier Francesco Mola. Una scoperta di Vittorio Sgarbi e nell’ambito del progetto Lab.artisti emergenti, la personale Marco Ercoli. Nei tuoi occhi.
Per Catia Monacelli, “ContemporaneaMente Gualdo Tadino parla di arte contemporanea e racconta come un piccolo borgo voglia tutelare non solo la storia passata ma anche confrontarsi con i linguaggi contemporanei”. Spesso “ci chiedono come facciamo ad attrarre in un centro così piccolo eventi così importanti – commenta il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti -.
Il motivo è semplice, abbiamo la fortuna di avere spazi importanti, ben collegati e valorizzati”. Negli anni “ci siamo dati l’obiettivo di alzare sempre più l’asticella e questi cinque mesi di festival sono un ulteriore passo avanti”.