A Napoli due giorni dedicati alla Palestina

Ad un anno dal Genocidio in corso in Palestina, si svolgerà una due giornate dedicate alla Palestina con Ali nel cuore, tra dibattiti, workshop, mostre artigianali ed esibizioni artistiche

Un’occasione per esplorare le varie forme della Resistenza del popolo palestinese, mettendo al centro i protagonisti di questa lotta.

1° GIORNO: VENERDÌ 20 SETTEMBRE

Dalle  15:30 presso il Centro Culturale Handala Ali per rendere omaggio ad Alì e ricordarlo in quello che era il suo Bazar, luogo di resistenza, storia e amore.

Alle 16:30 alla Mensa Occupata, via Mezzocannone 14, inizierà il Festival e alle mostre che faranno da sfondo a entrambe le giornate. Le opere sono degli artisti palestinesi Mohammad Al Hawajri e Mohammed Busnaq per gentile concessione del Palestine Museum Us, di Nisreen Zahda, architetta palestinese, fondatrice del progetto VRJ Palestine, del fumettista palestinese Mohammad Sabaaneh, e del fotografo Daniele Napolitano da Gaza e dal campo profughi palestinese di Shatila, Libano.

Alle 17:00 primo dibattito “Dal Fiume al Mare voci dalla Palestina” entro cui tutti i luoghi della Palestina storica dialogheranno tra loro, come una Palestina unica e unita dal fiume al mare. A un anno dal Genocidio in corso a Gaza e a oltre 76 anni di pulizia etnica del popolo palestinese, si parlerà dei massacri ma anche delle forme di resistenza che da Gaza alla Cisgiordania, dai territori del ’48 alla diaspora non si arrestano mai perché dove c’è oppressione c’è resistenza.

Alla presenza di Mjriam Abu Samra, ricercatrice all’Università Ca’ Foscari di Venezia e attivista palestinese; Mohammad el Haj artista da Gaza, Anwar, attivista palestinese; Dawd, attivista palestinese e membro dei GPI.

Questa sessione sarà intervallata da due testimonianze: il cortometraggio “Radi-Mi accontento” del filmaker palestinese Ahmad Abu Khalil cui fa da sfondo il quartiere gazawi di Jabaliya distrutto dalle bombe dell’occupazione, e un video messaggio da parte della giornalista palestinese Faten Elwan dalla Cisgiordania.
Alle 19:00 il secondo dibattito “Voci di ritorno da Masafer Yatta” vedrà la partecipazione di due attivisti di Mediterranea Saving Humans come testimonianza dell’attivismo internazionale in Palestina.
Alle 20:30 è prevista la cena palestinese, mentre alle 21:30 ci sarà oò concerto live di Shadi Zaqtan, chitarrista, compositore e cantautore di Ramallah, considerato uno dei primi artisti alternativi palestinesi.
2°GIORNO: SABATO 21 SETTEMBRE
Per la seconda giornata dell’Handala Ali Fest si sposterà al Giardino Liberato, salita S.Raffaele 3.
La mattina alle ore 11:00 ci sarà il laboratorio per bambini “La Palestina disegnata e raccontata ai più piccoli” e, come nel primo giorno, saranno allestite le mostre e il Bazar.
In contemporanea, alle 11:30 inizierà il Workshop sul boicottaggio accademico “Dalle università riparte l’intifada studentesca” tenuto dai Giovani Palestinesi d’Italia; Tiziana Terranova, docente di Studi Culturali e Media dell’Università l’Orientale; Antonio del Castello, docente a contratto di Letteratura Italiana dell’Università di Napoli Federico II; Gianfranca De Rosa, docente di fisica sperimentale dell’Università di Napoli Federico II.
Mentre alle 13:00 è previsto il pranzo palestinese, poi a seguire alle 14:30 l’ultimo dibattito del Festival sarà dedicato alla resistenza nelle carceri israeliane e alle varie forme attraverso cui questa si esplicita, con Ghassan al-Azzeh, ex prigioniero palestinese e artigiano.

Alle 15:30 performance artistica live “Gesù non ce la fa più” di Wael Habib, artista egiziano.

Mentre per finire alle 16:15 concludiamo l’Handala Ali Fest con un’assemblea pubblica di bilancio di quanto emerso nelle due giornate “La resistenza palestinese oggi e domani”, promuovendo i prossimi passi in supporto alla resistenza palestinese e dunque preparandoci alla manifestazione del 5 ottobre, a un anno di Genocidio.

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