Si riaccendono i riflettori sul Palio degli asinelli a Ollolai, che la notte del 15 luglio torna per la 20/a edizione con la grande festa della Barbagia tra agonismo e spettacolo.
Alla gara che si svolgerà in notturna dopo le 23, prenderanno parte i più abili fantini dell’isola che si contenderanno un montepremi di 4mila euro.
La manifestazione inizia nel tardo pomeriggio e si svolge in un crescendo di music, gare e intrattenimento che ogni anno richiama nel borgo barbaricino un grande di appassionati e turisti. Si parte con il gran galà di presentazione “Ollolai in Festa”, presentato da Roberto Tangianu il 14 luglio dalle 19 in piazza Marconi affiancato dallo speaker Tore Budroni e sul palco saliranno fra gli altri, Giuliano Marongiu, Laura Spano e Peppino Bande. La 20/a edizione del palio di Ollolai è prevista il giorno successivo nel circuito ad anello di piazza Marconi, ma prima, a partire dalle ore 21 si terranno due eventi collaterali: l’11/a edizione del corteo medievale della Sardegna, che avrà come protagonisti i tamburini e trombettieri del gruppo “Città di Oristano”, insieme agli sbandieratori e musici del Borgo Moretta di Alba; la 14/a edizione del Palu de sos vihinados: un palio degli asinelli paesano, che vedrà sfidarsi i rioni storici (Sa Padule, S’Istradone, Ferruthones, Laralai, Su Montricu), con il primo classificato che incasserà un montepremi di 450 euro e lo stendardo della vittoria.
“Come sempre l’emozione è tanta e lavoriamo per soddisfare le aspettative delle migliaia di persone appassionate che verranno – spiega Alessandro Daga, presidente della Pro Loco che insieme alle altre associazioni del paese organizza l’evento -. In 20 anni la macchina organizzativa si è perfezionata e siamo pronti ad accogliere il grande pubblico che aspettiamo numeroso per vivere una serata magica”. “Non solo agonismo, ma anche musica e intrattenimento – assicura Pier Paolo Soro, presidente dell’associazione Palio degli Asinelli di Ollolai – Siamo onorati di presentare la nuova edizione di un evento che è diventato storico e funge da modello per tante manifestazioni analoghe”.