Domenica 29 settembre, a Tramatza, nella sala congressi dell’Anfora hotel, gremita di ospiti, si è tenuto il I° Congresso sardo di Democrazia Sovrana Popolare. Tanti gli interventi proposti che hanno spaziato dal tema del terribile conflitto israelo-palestinese analizzato dal Fawzi Ismail dell’associazione Sardegna-Palestina, al tema della discriminazione russofoba proposto dalla vicepresidente di LADA, associazione sardo-russa, al tema della sovranità declinata sotto differenti aspetti, fino al cogente tema della speculazione energetica.
Presenti sia l’avvocato Michele Pala rappresentante del comitato sardo per il NO e promotore della raccolta firme per il relativo referendum consultivo, che l’avvocato Michele Zuddas in rappresentanza della proposta di legge cosiddetta Pratobello ’24, descritta nella sua forma essenziale come uno strumento anti- colonialismo. In collegamento da remoto è poi intervenuto anche il sindaco di Villanovaforru Maurizio Onnis che ha raccontato del suo impegno costante contro questa nuova forma di colonialismo che alletta con il denaro i proprietari dei terreni individuati per gli impianti a FER.
Non sono mancati gli interventi dei dirigenti sardi del partito: il coordinatore Nicola Sanna, il vicecoordinatore Claudio Loria e i diversi presidenti di sezione Antonio Sanna, Ingrid Atzei e Annibale Serra.
Gli interventi politici sono stati impreziositi da importanti momenti culturali: la mostra Berlino, il passato presente. Ritratto della capitale della DDR nel XXI secolo del fotografo Pierluigi Colombini, il reading della poesia La voce dell’ultimo albero, interpretata dalla stessa autrice e poetry slammer Maria Teresa Meloni, premiata nel 2019 dalla giuria del concorso letterario Sulle orme di Faber, e l’interpretazione della poesia in limba intitolata Pro sa die de DSP, scritta dallo storico e archivista di origine ovoddese Michele Carta.
Nel pomeriggio, prima delle votazioni della squadra regionale del partito, sono intervenuti il responsabile esteri DSP Pino Cabras che ha affrontato il tema della pace analizzando il punto di vista di coloro che definisce i “no pax” e, in collegamento da remoto, i fondatori del partito Marco Rizzo – in clinica per sottoporsi ad un intervento ad una mano – e Francesco Toscano – impossibilitato ad essere presente per ragioni familiari. I fondatori del partito hanno delineato lo scenario politico attuale e quali sono le linee guida che DSP propone per definire un quadro di respiro geopolitico improntato su rispetto e pacifiche collaborazioni tra Stati e partner esteri.