Sorveglianza 24 ore su 24 per il Bambino migrante, l’opera di Banksy realizzata a pelo d’acqua sulla facciata di una casa abbandonata a Venezia.
Nei giorni scorsi, Banca Ifis – che ha deciso di farsi carico del restauro dell’opera – ha disposto il controllo del murales da parte delle guardie giurate della Raiders Vigilanza di Mestre.
Il servizio dovrebbe durare qualche giorno, fino all’incontro tra la banca e la Soprintendenza, per definire le modalità e i tempi per il restauro. L’intervento di recupero e messa in sicurezza era stato sollecitato dall’ex sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, tra le polemiche del mondo della street art, che ritiene invece che la dissolvenza di queste opere sia il loro destino naturale. Il timore è che l’opera possa essere vandalizzata prima che l’intervento di messa in sicurezza venga messo in atto. Se così avvenisse, anche l’immobile, di proprietà di una società di imprenditori padovani, ne risentirebbe, visto che il suo valore è aumentato dal momento in cui lo street artist britannico ha lasciato la sua firma.