Addio cari vecchio buoni sconto. Groupon Italia chiude i battenti, lasciando a casa 33 dipendenti. Tutta ‘colpa’ del contenzioso tra la società americana e il fisco italiano.
Alzi la mano chi dal 2000 a oggi non ha mai sfruttato un’offerta attiva sulla piattaforma della multinazionale di Chicago, che adesso deve all’Agenzia delle Entrate 141 milioni di euro, somma frutto di tributi non versati e di relative sanzioni accumulate negli anni.
Una battaglia tributaria avviata nel 2011 e giunta nel dicembre 2023 a una sentenza di condanna in primo grado al versamento delle imposte inevase. Contestualmente, la giustizia italiana aveva chiesto a Groupon Italia di versare una garanzia di 74 milioni di euro in attesa del ricorso in appello, pignorando i conti correnti.
Nella relazione semestrale al 30 giugno 2024, depositata presso la Sec (Securities and Exchange Commission) e riportata dalla testata Today, l’azienda ripercorre le tappe di avvicinamento alla decisione di dire addio all’Italia:
“La sussidiaria [italiana] ha presentato ricorso di secondo livello e ha anche la possibilità di contestare la valutazione in un procedimento di mutuo accordo se non prevale nei tribunali italiani. L’udienza sul ricorso di secondo livello era originariamente prevista per il 9 luglio 2024 ed è stata riprogrammata dal tribunale al 24 settembre 2024. La società continua a credere che la valutazione – che riguarda prevalentemente i prezzi di trasferimento sulle transazioni avvenute nel 2011 – sia priva di fondamento.
[…] la società ha valutato le sue opzioni in merito alle operazioni in Italia. Ad aprile 2024 Groupon srl ha sospeso la vendita di coupon locali in Italia. A luglio 2024, il Consiglio di Groupon S.r.l. ha approvato l’uscita dell’attività locale in Italia e le relative azioni di ristrutturazione associate all’uscita. Ci aspettiamo di sostenere oneri totali pre imposte fino a 7 milioni di dollari in relazione a queste azioni di ristrutturazione. Si prevede che le azioni di ristrutturazione includeranno una riduzione complessiva di circa 33 posizioni […] entro la fine del 2024“.
SINDACATI ALL’ATTACCO DI GROUPON: ELEMOSINA AI LICENZIATI
“Buoni” per i clienti ma non per i dipendenti in uscita. Filcams Cgil e Uiltucs attaccano così Groupon, il portale dei voucher per gli acquisti scontati “che secondo quanto ha diramato essa stessa, sta investendo sette milioni di dollari sulla chiusura della filiale italiana”, mentre ai dipendenti da licenziare, una trentina a Milano tra cui una “neomamma” riserva “quella che per noi è una elemosina”.
I sindacati intervengono dopo l’annuncio dell’addio all’Italia a luglio scorso a seguito di un duro e perdente contenzioso con l’agenzia delle Entrate e mentre la fase amministrativa della procedura di licenziamento collettivo in Regione Lombardia è agli sgoccioli con termine per trattare sugli incentivi all’uscita fissati a metà ottobre.