Sarà depositato ad aprile 2025 il nuovo bando della continuità territoriale aerea tra Sardegna e penisola, in vista della scadenza di quello attuale, e punterà a ridurre il peso dell’offerta economica e a valorizzare l’offerta tecnica nei criteri di scelta delle compagnie.
Lo ha annunciato Barbara Manca, assessora dei Trasporti della Giunta Todde, convocata questa mattina con il suo staff in audizione dalla commissione Trasporti del Consiglio regionale.
“Dobbiamo passare dal servizio minimo garantito alla certezza dello spostamento – ha spiegato ai consiglieri e al presidente del parlamentino Roberto Li Gioi (M5s) -, soprattutto quando all’ultimo insorge la necessità di farlo, per ragioni di salute o di lavoro”.
“Oggi le compagnie sono incentivate al ribasso – ha ricordato Manca -, ma a noi sardi interessa più la qualità del servizio che il risparmio. Dobbiamo convincere l’Unione Europea che le nostre richieste non sono velleitarie e perfezionare il modello degli ‘aiuti social’ senza incorrere in osservazioni da parte dell’Ue”.
Perché l’obiettivo della giunta è “puntare a dare sostegni ai viaggiatori e non incentivi impropri alle compagnie – ha evidenziato l’esponente dell’esecutivo -. Faremo una manifestazione di interesse e vedremo chi aderirà alla nostra proposta per gli aiuti sociali”.
Dall’opposizione Franco Mula (Alleanza Sardegna) ha espresso preoccupazione: “I sardi continuano a non spostarsi e soprattutto a rientrare facilmente. Che garanzie abbiamo poi su Aeroitalia che ha vinto di recente la gara per continuità? Ha una flotta adeguata?”. Più duro Stefano Tunis: “Non hanno saputo in nessun modo spiegare lo stato dell’arte, né tanto meno fare il punto sul prossimo bando europeo per la continuità territoriale aerea”. In maggioranza i Progressisti Gigi Piano e Francesco Agus hanno chiesto alla Giunta “cosa accadrà dal 2025 e quale modello di continuità l’esecutivo Todde intende sposare”.
Su Aeroitalia l’assessora ha riportato di aver avuto un incontro ieri con la compagnia “e ci ha assicurato che non ci saranno problemi per l’erogazione del servizio e che la loro flotta è sufficiente. Le risorse che abbiamo risparmiato dobbiamo destinarle a migliorare le qualità dei servizi complementari della continuità come gli aiuti sociali”.