ll colosso dei fondi infrastrutturali F2i, dopo la fusione delle due società di gestione di Alghero (Sogeaal) e di Olbia (Geasar) nella costituenda Nord Sardegna Aeroporti, sta mettendo le mani sull’Aeroporto di Cagliari, con l’obiettivo di creare un unico polo industriale dei tre aeroporti sardi. Dichiarano Danilo Lampis e Nicoletta Pucci, portavoce di Sardegna chiama Sardegna:
«La svendita degli aeroporti a un unico monopolista privato è un rischio per la qualità e la continuità di un servizio essenziale per i cittadini. Se la logica prevalente per le scelte diventa il margine di guadagno, si mina il diritto alla mobilità dei sardi, già fortemente compromesso.
Il controllo deve continuare a essere pubblico. La Regione Autonoma della Sardegna deve aumentare la propria partecipazione all’azionariato, a salvaguardia dell’interesse collettivo. Non è accettabile che si dia carta bianca a un unico gestore privato che vuole, al contrario, ridurne il peso, abbassando la partecipazione dell’amministrazione sarda al 3%. Questo dopo le centinaia di milioni di investimenti della Regione sugli aeroporti. Ancora una volta, si vuole privatizzare sulle spalle del pubblico, ovvero delle nostre tasse. Chiediamo a tutto il Consiglio regionale di lavorare compattamente per sventare questo disegno e ci aspettiamo un chiarimento pubblico dalla Fondazione di Sardegna, tra gli investitori nei fondi F2i. Non possiamo credere che, dietro questa operazione ai danni dei cittadini sardi, ci siano altri sardi».