La mozione di sfiducia, votata dall’assemblea dei redattori lunedì 13 maggio 2024, è passata con 48 Sì (69,6%), 18 No (26,1%) e 3 astenuti (4,3%) su 69 partecipanti al voto. I rappresentanti sindacali: «Crescente deterioramento del clima redazionale e difficoltà nell’instaurare anche le minime relazioni sindacali».
«L’assemblea dei redattori dell’Agi, riunitasi in data odierna (lunedì 13 maggio 2024, ndr) si è espressa sulla mozione di sfiducia presentata nei confronti della direttrice responsabile Rita Lofano. Il risultato della votazione: 48 Sì (69,6%), 18 No (26,1%) e 3 astenuti (4,3%) su 69 partecipanti al voto». Lo rendo noto il Comitato di redazione dell’agenzia di stampa.
«Il Cdr – si legge in una nota – sottolinea che alla sfiducia alla direttrice responsabile si è arrivati dopo un anno scandito da un crescente deterioramento del clima redazionale, a cui si è aggiunta la difficoltà nell’instaurare anche le minime relazioni sindacali. Situazione che ha portato alla bocciatura da parte dell’assemblea di redazione del piano editoriale presentato dalla direttrice la scorsa estate. Nel corso dei mesi la situazione è ulteriormente peggiorata, anche a seguito delle ricorrenti notizie circa la vendita dell’Agi al gruppo editoriale che fa riferimento a un parlamentare della maggioranza, ipotesi contro cui la redazione si sta battendo a difesa dei livelli occupazionali e dell’autonomia e indipendenza dell’agenzia stessa».
Conclude il Cdr: «In questo quadro si è inserito inoltre un accordo siglato con l’azienda sull’isopensione, con relativo turn over, il che comporterà una drastica riduzione del corpo redazionale e la necessità di provvedere a una riorganizzazione del lavoro in tempi brevi. Anche su questo, si registra la perdurante assenza di risposte da parte della direttrice».