Nonostante si sia da poco aggiudicata una gara della presidenza del Consiglio, l’azienda conferma «con arroganza e a sfregio di tutte le parti coinvolte» le procedure per sette lavoratori e lavoratrici. Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil: «Comportamento inaccettabile».
«In data odierna si è conclusa, con esito negativo, la procedura di licenziamento dei sette lavoratrici e lavoratori dell’agenzia di stampa Dire». Lo rendono noto Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, ricordando che «diversi sono stati gli incontri svolti dalle organizzazioni sindacali e l’azienda, durante i quali molte sono state le proposte sindacali per evitare i licenziamenti, come uscite volontarie, incentivi all’esodo, riconversioni professionali e ammortizzatori».
«Nell’incontro svoltosi in Regione Lazio – si legge ancora nella nota – quest’ultima ha proposto all’azienda l’utilizzo dell’ammortizzatore sociale ancora a disposizione insieme alla possibilità di uscite volontarie. Nei giorni scorsi come organizzazioni sindacali, abbiamo scritto al sottosegretario Barachini sollecitandone un intervento. Lo stesso sottosegretario, nel suo intervento, ha invitato l’azienda a riprendere corrette relazioni sindacali e a trovare soluzioni alternative ai licenziamenti. Nonostante tutte le proposte avanzate e l’intervento delle istituzioni, la Dire ha confermato con arroganza e a sfregio di tutte le parti coinvolte, di procedere ai licenziamenti senza nei fatti avanzare soluzioni alternative concrete».
Eppure, «l’agenzia Dire si è vista da poco aggiudicare uno dei lotti dei servizi a carattere specialistici della presidenza del Consiglio per un importo di circa 400mila euro – proseguono i sindacati -. E proprio il fatto di essere percettore di finanziamenti pubblici che rende ancor più il comportamento della Dire inaccettabile. La contemporaneità tra l’aggiudicazione della gara della presidenza del Consiglio ed i licenziamenti è un fattore su cui bisogna riflettere: soldi pubblici per finanziare licenziamenti. Ora la parola passerà in mano alla via giudiziaria, con le impugnative dl licenziamento delle lavoratrici e lavoratori coinvolti. Come organizzazioni sindacali continueremo a sollecitare le istituzioni perché tale comportamento della Dire non rimanga impunito».