C’è anche un sardo, Fabio Pitzalis, di Guasila (Sud Sardegna), nella delegazione di agricoltori che stasera sarà a Sanremo per portare anche al Festival della canzone italiana la protesta dei trattori.
“Proviamo a rappresentare anche i problemi dell’isola – spiega all’ANSA – ma da quello che per il momento trapela dai nostri contatti sul posto, quello mio e dei trattori che si stanno muovendo da Milano potrebbe essere un viaggio inutile.
Non sembrano infatti intenzionati a farci salire sul palco, pare che siano disposti solo a leggere una nota del nostro movimento”.
E spunta fuori anche il solito problema della continuità: “Da rimarcare che sono in viaggio da ieri tra aereo, treni e auto per arrivare a Sanremo – aggiunge Pitzalis – perché dalla Sardegna non ci sono voli per il resto d’Italia, oltre Roma e Milano”.
Un’Odissea per Sanremo: il rappresentante sardo dovrebbe arrivare davanti all’Ariston dopo le 17.
Intanto prosegue il presidio al porto di Cagliari: è la nona notte trascorsa davanti al varco Dogana.
Molti – circa un centinaio – stamattina però stanno lasciando momentaneamente il quartier generale: sono diretti a Roma per la manifestazione nazionale in programma domani. Anche quella sarà un’occasione per incontrarsi con gli agricoltori e pastori delle altre regioni: il presidio di Cagliari sarà sciolto soltanto dopo aver sentito il coordinamento nazionale. Quindi per ora avanti a oltranza.