Si è svolto nei giorni scorsi il tentativo di conciliazione presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per il rinnovo del CCNL AIAS , nella riunione non si è arrivato ad un accordo e le organizzazioni sindacali hanno stabilito di “intraprendere un graduale percorso di mobilitazione articolato e incisivo, volto a contrastare l’atteggiamento di totale chiusura assunto dall’associazione datoriale AIAS, con la finalità di aprire il negoziato volto al rinnovo del CCNL”, scrivono i sindacati.
“FP CGIL, CISL FP e UIL FPL ritengono improcrastinabile l’avvio immediato del tavolo negoziale finalizzato al rinnovo del CCNL AIAS stigmatizzando la condotta dell’Associazione datoriale lesiva del diritto di lavoratrici e lavoratori di vedersi rinnovato il contratto nazionale di lavoro”…”La morsa inflattiva che ha eroso considerevolmente le retribuzioni di lavoratrici e lavoratori e un CCNL che prevede stipendi al di sotto dei principali CCNL del settore socio-assistenziale-sanitario hanno determinato una situazione di completa insostenibilità nelle strutture e nei servizi nei quali viene applicato il CCNL AIAS, specie alla luce dei recenti rinnovi dei contratti collettivi nazionali di settore con aumenti medi al di sopra del 10%”, denunciano i sindacati.
“Questo contento pone il CCNL AIAS ad essere il contratto meno remunerativo dell’intero settore e con evidenti lacune dal punto di vista normativo. FP CGIL, CISL FP e UIL FPL prendono atto della volontà di AIAS di non aprire il confronto, ne disapprovano la condotta e dichiarano che verranno messe in atto tutte le iniziative utili alla tutela di lavoratrici e lavoratori attraverso l’avvio della relativa mobilitazione non escludendo iniziative di astensione dal lavoro”.
“FP CGIL, CISL FP e UIL FPL non possono più accettare che l’AIAS continui a ignorare il sacrosanto diritto dei lavoratori di avere un contratto collettivo aggiornato e adeguato agli standard di settore. Attualmente, il CCNL AIAS prevede livelli retributivi inferiori rispetto ai principali contratti collettivi nazionali del comparto socio- sanitario e socio-assistenziale determinando una situazione di insostenibilità nelle strutture e nei servizi in cui viene applicato”, conclude la nota sindacale.