Si è aperto ieri 20 febbraio, al Teatro Massimo di Cagliari, la XX edizione di Al Ard Film Festival.
Dalle 17 sono partite le tre proiezioni. La prima é “Lyd”, di Rami Younis e Sarah Ema Friedland, che racconta l’ascesa e la caduta della città di Lyd, una metropoli vecchia di 5.000 anni, che un tempo era una vivace città palestinese, fino alla sua conquista avvenuta con la fondazione dello Stato di Israele nel 1948. Mentre il film rivela la sua storia, un coro di personaggi crea un arazzo emozionante dell’esperienza palestinese di questa città, e del trauma lasciato dal massacro e dall’espulsione.
Si è proseguito con il documentario “Bread and Butter” di Marwah Jbara Tibi, che riprende i lavoratori palestinesi che fanno i pendolari dalle loro case ai luoghi di lavoro in Israele. Per chi ottiene il permesso di lavoro, la giornata consiste nell’aspettare lunghe ore in fila, nell’essere perquisiti utilizzando cani antidroga e nella possibilità di non sopravvivere alla folla dei posti di blocco. Altri invece si intrufolano in Israele con l’aiuto dei trafficanti; tutti insieme intraprendono un viaggio pericoloso per guadagnarsi da vivere. Regista palestinese, Marwa Marwah Jbara Tibi produce e dirige documentari in Palestina da oltre dodici anni. I suoi film hanno ricevuto prestigiosi premi in festival internazionali: Abbas 36 (2019) ha vinto il premio come miglior documentario al Toronto International Women’s Festival; Bread and Butter (2021) è stato nominato Palestine Sunbird Documentary al Palestine Cinema Days Film Festival; The Bride Dress ha vinto il premio Creative Director all’Arab Radio and Television Festival,
A seguire, la fiction “The Key”, del noto regista palestinese Rakan Mayasi già autore del film “Bonboné”. Un suono misterioso viene frequentemente udito dalla giovane Edina, tenendola sveglia nel cuore della notte. The Key è un thriller politico e psicologico, basato sull’omonimo racconto breve del romanziere e poeta palestinese Anwar Hamed. La chiave, elemento centrale del film, rappresenta il diritto al ritorno dei palestinesi. Il film gioca su questa nozione, come un’epidemia che si diffonde nel subconscio israeliano creando un crescente senso di colpa e preoccupazione.
Oggi, 21 febbraio si prosegue con la rubrica “Sa Terra” che anche quest’anno ospita due autori sardi: mercoledì 21 alle 20.30 il regista Marco Antonio Pani presenta il suo lavoro “Padenti/Foresta”, documentario autoprodotto concepito come un triplo ritratto e ambientato nella Sardegna sud orientale.
Giovedì 22 febbraio, sempre alle 20.30 sarà la volta di Agostino Marco D’Antonio con cui si parlerà di repressione e della vicenda giudiziaria che ha colpito il rapper nuorese Bachis Becks.
Organizzato dall’Associazione Culturale Amicizia Sardegna Palestina ODV, con il contributo finanziario della Regione Autonoma della Sardegna, e la collaborazione dell’Università degli Studi di Cagliari e della Società Umanitaria – Cineteca Sarda, patrocinato dal Comune di Cagliari, Al Ard Film Festival è ormai un consolidato appuntamento cinematografico che da vent’anni apre al pubblico locale e internazionale gli orizzonti della Palestina e del Mondo Arabo, presentando ogni anno decine di film di autori palestinesi, arabi, italiani e internazionali.