Dal 19 al 25 settembre arriva in 200 cinema d’Italia “Inter. Due stelle sul cuore”, il film-evento che celebra il 20° scudetto del club nerazzurro attraverso immagini inedite, racconti e testimonianze esclusive, dietro le quinte e i momenti sul campo che hanno accompagnato la cavalcata verso la conquista della seconda stella. Un lungometraggio, ha detto il presidente Beppe Marotta, che rimarrà nel patrimonio della squadra come una “cassaforte piena di contenuti e di valori”.
“Questo film – ha detto – serve per ricordare un’impresa a mio giudizio storica da parte di questo gruppo di giocatori. La storia di una squadra, l’Inter, che attraerso il rispetto di valori importanti quali la passione, la cultura del lavoro, il senso di appartenenza, raggiunge degli obiettivi straordinari. Credo che questa sia un po’ la metafora della vita”.
Prodotto da Filmmaster e diretto da Carlo Sigon, il film non è solo la celebrazione di una grande vittoria sportiva, ma affonda nella memoria di tanti tifosi, più o meno famosi, che mettono a nudo le origini della loro passione per l’Inter. Il tutto realizzato in tempi davvero da record per il mondo del cinema:
“Noi – ha rivelato il CEO di Filmmaster Productions, Emanuele Tulli – siamo entrati per la prima volta a bordo campo con le camere durante Inter-Napoli, che era un posticipo serale, che ancora non avevamo scritto veramente niente, però in quel momento avevamo già deciso che il progetto aveva senso farlo”.
Un viaggio che parte della fine, il derby del 22 aprile che ha sancito il traguardo più atteso, e ripercorre le tappe cruciali del cammino verso il tricolore, passando dal campo, ma anche dagli spalti, così come dallo spogliatoio e da Appiano Gentile, per poi esplodere in tutte le strade di Milano invase durante la travolgente parata finale.
“Con una stagione così – ha osservato il regista Sigon -, anche se priva di dramma, di un andamento altalenante, una stagione che si concludeva poi con quel derby miracoloso, sapevamo che era un film che dal punto di vista muscolare aveva tutte le carte in regola per riuscire, quindi era ovvio alla fine che da quel punto di vista il film avrebbe retto, quello che è stato più sorprendente è la qualità delle interviste ai giocatori perché i ragazzi si sono dati in una maniera molto matura, molto intelligente, e anche molto ironica in certi momenti”.
Un racconto collettivo che mette in luce la molla psicologica alla base della stagione così convincente dei nerazzurri, cioè due dolorose sconfitte dei due anni precedenti: la perdita dello scudetto nel 2022, consegnato nelle mani del Milan, e la finale di Champions League del 2023, persa a Istanbul contro il Manchester City perché, come diceva Nelson Mandela citato nel film, nella vita non si perde mai: “O si vince o si impara”.