Fortemente voluta dai soci della Cooperativa Mulinu La Macina di Sardegna, con la direzione artistica di Gerardo Ferrara, giornalista errante e portatore di storie, e la collaborazione della Società Umanitaria di Alghero, di 4Caniperstrada e della FICC (Federazione Italiana Circoli del Cinema), la rassegna è un tentativo di mettere insieme luoghi, genti, storie per (ri)seminare consapevolezza del territorio mettendo in luce ambiti di produzioni co(u)lturali.
Il Pane e il Cinema come atto comunitario di incontro, scambio e opportunità. La rassegna avrà inizio giovedì 13 giugno con il cortometraggio di Fabian Volti Strascico a nord, (Italia, 2015, 24’) e il documentario Padenti di Marco Antonio Pani (Italia, 2020, 23’). Saranno presenti gli autori.
Il 14 giugno Argento vivo (Italia, 2021, 31’) di Stefania Porcheddu e Campo di stelle (Italia, 2022, 13’) di Fabio Sanna. A seguire set live in solo per voce e chitarra della cantautrice algherese Claudia Crabuzza.
Il 15 giugno sarà la volta del film di Tore Manca The man of trees,(Italia, 2019, 52’). Oltre al regista interverranno i protagonisti: Daniela Tamponi, Giovanni Salis e Bruno Petretto. Nella stessa serata, Fabian Volti presenterà Umbras, (Italia, 2021, 16’).
Dopo le proiezioni il concerto tributo a Fabrizio De Andrè In te unde de Faber, sulle rotte di Fabrizio De Andrè. Da Genova a Carloforte passando per i Monti di Mola, con Battista Dagnino: voce, chitarra, bouzouki, armonica; Gerardo Ferrara: voce e percussioni e Diego Deiana: violino.
Domenica 16 giugno, chiude la sezione cinema il film di Francesco Bussalai, Arbores, (Italia, 2021, 62’). Nell’arco della giornata si potrà assistere alle declinazioni musicali di Battista Dagnino e Diego Deiana e sperimentare laboratori esperienziali e sensoriali.
Le proiezioni saranno alle ore 21.00. Oltre al cinema e alla musica, laboratori esperienziali, installazioni artistiche, degustazioni d’autore e racconti di produzioni locali in un alchemico impasto di Progettualità e Bellezza.
Registi/e, seminatori di grano, docenti universitari, mugnai, produttori locali, panificatori, poeti, musici e luoghi del pensiero, con “un filo di Pane tra miseria e fortuna”, dialogheranno sulle periferie dei luoghi e dell’animo umano, ospiti del mulino di una periferia urbana dedita alla produzione artigianale.