Queeresima nasce nel 2012 dall’esperienza delle manifestazioni contro l’omofobia che si sono tenute a Cagliari tra il 2009 e il 2011, e crea un percorso-ponte di 40 giorni tra la Giornata mondiale contro l’omo-lesbo-bi-trans-intersex-afobia, 17 maggio, e l’anniversario dei Moti di Stonewall, 28 giugno, da cui presero il via in tutto il mondo i Pride.
Queeresima è un progetto politico e culturale ideato e curato dall’associazione culturale e di volontariato ARC ODV di Cagliari (apartitica, autofinanziata, politicamente autonoma) che si occupa del coordinamento generale del progetto, oltre a realizzare alcune proprie iniziative nel calendario. L’obiettivo è la promozione della cultura e la difesa dei diritti e delle libertà delle persone lgbtqia+ e di tutte le altre minoranze discriminate per l’orientamento sessuale e/o romantico, o identità di genere.
Queeresima è un progetto aperto: è una piattaforma inclusiva, valorizza la partecipazione, crede nella pluralità dei punti di vista di chi si rispecchia nel nostro manifesto, e assume la forma di un calendario di iniziative, regionali e non solo, gratuite e aperte a chiunque: seminari e studi, cinema e teatro, libri e mostre, cortei e feste. Eventi realizzati da chi aderisce all’invito di partecipazione (associazioni, enti o singole persone) con i propri contenuti, spazi, risorse umane, materiali e finanziarie. Queeresima è dunque un’esperienza politica multiforme, ispirata ogni anno a un tema diverso, da vivere e condividere.
I diritti civili e sociali non sono mai acquisiti per sempre e spesso richiedono una costante vigilanza e difesa per essere preservati nel tempo e per essere ampliati a tutte le persone. Anche quelli fondamentali, sanciti dalle costituzioni e dalle leggi, e perfino nei paesi apparentemente più avanzati, possono essere messi in discussione e limitati in periodi di crisi politica o di pressione economica. In questi momenti diventa ancora più difficile il dialogo per il progresso e l’inclusione di quelle parti di popolazione escluse e discriminate.
La lotta deve essere un processo continuo e dinamico, che richiede un impegno costante da parte della cittadinanza e delle organizzazioni politiche e culturali. L’avanzare in questo periodo storico delle destre e delle riemergenti forme di fascismo in molte parti del mondo, deve essere motivo di preoccupazione per tutte le persone che credono nei valori della democrazia, dell’uguaglianza e dell’inclusione, e ci deve mettere all’erta e spronare a non abbandonare le nostre battaglie ma, anzi, a intensificarle in ogni ambito della società civile.
Se in Italia e in Sardegna questa è una minaccia quotidiana (che purtroppo sta diventando concreta non solo con annunci propagandistici, ma con atti di governo), basta portare lo sguardo oltreconfine per renderci conto che in tanti paesi l’odio e la discriminazione sono parte integrante del discorso pubblico e governativo: Russia, Polonia, Ungheria, per citare i nostri vicini; Iran, Arabia Saudita, Afghanistan e tanti altri per parlare della situazione mondiale. L’allerta dunque deve essere alta e le rivendicazioni, della comunità lgbtqia+ e di tutte le minoranze e le persone marginalizzate, non solo devono continuare ma anche alzare il tono, e questo è importante per chiunque indipendentemente dall’identità di genere, orientamento sessuale e/o romantico, etnia, religione o condizione socioeconomica
Scendere in piazza e protestare quando necessario è un diritto fondamentale che deve essere protetto, ma è altrettanto importante che ogni individuo si senta coinvolto e responsabile nella creazione di una società più giusta ed equa. Impegnarsi per coinvolgere le persone in dibattiti, incontri e rassegne è un modo per costruire una base solida di consapevolezza e partecipazione democratica: i processi dell’educazione e dell’autoformazione non devono mai fermarsi, poiché la democrazia richiede un impegno costante per combattere l’ignoranza, la disinformazione e l’indifferenza.
La democrazia è davvero tale solo se vissuta e coltivata continuativamente, attraverso un impegno costante per coinvolgere l’intera società. Per tutti questi motivi abbiamo pensato fosse giusto dedicare l’edizione 2023 di Queeresima al tema delle oppressioni, delle repressioni e alle strategie di lotta contro ogni forma di fascismo.