Al via riqualificazione a Sant’Elia, Zedda ‘cambia prospettiva’

“Un cambio di prospettiva rispetto all’idea – se ne era parlato anni fa – di demolire tutto: non vogliamo snaturare quello che già esiste.

Tutto quello che esiste sarà migliorato”. Lo ha detto il sindaco Massimo Zedda nelle prime fasi della presentazione del progetto di riqualificazione di Sant’Elia.

“Un importante intervento – ha aggiunto a margine dell’incontro al Lazzaretto con i residenti – che riguarda gli insediamenti, quelli più recenti. Negli anni sono stati fatti una serie di investimenti, abbiamo riqualificato il vecchio borgo, le zone attorno al Lazzaretto, abbiamo iniziato con la realizzazione del lungomare di Sant’Elia, il porticciolo per la piccola pesca, una serie di interventi nell’avvio della prima parte del Parco degli Anelli. In questo caso proseguiamo con la realizzazione del Parco degli Anelli, dal Lazzaretto fino al canale, al padiglione Nervi”.

“Ovviamente – ha concluso Zedda – ci sono per il quartiere anche gli interventi che riguardano il nuovo stadio, il palazzetto dello Sport. Ma molto importante per quanto concerne la vita del quartiere è la riqualificazione di tutti i sottoservizi, quindi le fognature che hanno sempre avuto una situazione di difficoltà nell’insediamento, quello degli anni 70 con una riqualificazione complessiva degli spazi attorno ai palazzi. Sarà una riqualificazione sotterranea e in superficie”.

“Credo che essere qua oggi, dopo un anno di governo, sia un segnale importantissimo per questo quartiere, sia un segnale di concretezza. Spesso i cittadini sono abituati alle chiacchere della politica. Io credo che oggi si possa cominciare a capire che noi di chiacchiere ne facciamo poche e che invece i fatti sono concreti e sono tanti”. Così la presidente della Regione Alessandra Todde a margine della presentazione del progetto di riqualificazione di Sant’Elia.

“Non solo – ha aggiunto – non si dimenticano le periferie. C’è il fatto che le periferie vanno ricucite alla città perché gli abitanti sono cittadini di serie A e non certamente cittadini di serie B. Importante oggi è far capire il progetto complessivo, quello di un rione pienamente integrato e con i suoi cittadini che devono essere fieri di vivere il loro quartiere”.

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