Nel segno di Bob Dylan, il cantautore che meglio di altri rappresenta la storia della musica popolare degli ultimi sessant’anni, si alza il 7 luglio a Perugia il sipario sulla 50/a edizione di Umbria jazz.
Il festival al pronti-via cala subito il suo asso nella manica per un cartellone che andrà avanti fino al 16 luglio con 82 band, circa 550 artisti, oltre 230 eventi, 11 location.
I nomi ma anche i numeri parlano di una edizione imponente, degna di un anniversario così importante.
“Tutto è pronto per l’apertura. E che apertura! Bob Dylan, seguito nei dieci giorni di festival da un programma stellare, di jazz e non solo” afferma in una nota Gian Luca Laurenzi, presidente della fondazione Umbria jazz. “Forse pochi, tra i testimoni della prima serata della prima edizione, nell’agosto 1973 – aggiunge -, immaginavano che il festival avrebbe avuto una vita tanto lunga. Nel conseguimento di questo risultato hanno profuso energia, passione e competenze diverse generazioni di amministratori locali, professionisti, volontari, collaboratori, pezzi importanti dell’economia. Oggi è la festa di tutti. Perugia e l’Umbria indossano il vestito migliore per rinnovare quel mix straordinario di festa, cultura, qualità della vita che è un tratto fondamentale della loro identità”.
Si aprono intanto ‘Umbria Jazz 1973 – 2023’, mostra fotografica curata da Carlo Pagnotta (direttore artistico Uj) e Marco Pierini (direttore Galleria Nazionale dell’Umbria). La Galleria ospita così nelle sue sale una mostra fotografica che documenta alcuni degli episodi più importanti della storia del festival. Una “collettiva” che riunisce alcuni dei fotografi che negli anni hanno documentato la manifestazione e che “raccontano” la grande musica che è passata ad Umbria jazz.
Al via anche la sezione “Uj4Kids” arrivata al quinto anno con crescente successo. Obiettivo del festival è infatti di promuovere il jazz nelle scuole e avvicinare i ragazzi al fascino della musica improvvisata.