La visita di Zelensky in Italia ha creato numerose polemiche e diverse sono le reazioni in merito agli incontri istituzionali del presidente ucraino. Tra i tanti interventi quello di Gianni Alemanno, ex Sindaco di Roma e Portavoce nazionale del Comitato Fermare la Guerra che afferma: “Sarà anche vero, come scrive La Verità, che “Palazzo Chigi non può dirlo ma tifa Bergoglio”, ma la scenografia messa in piedi ieri dalle istituzioni italiane è stata desolante”.
“Attorno al momento principale dell’incontro tra Zelensky e il Santo Padre, voluto dal Presidente ucraino per chiudere la porta in faccia a qualsiasi mediazione del Pontefice, tutti gli altri incontri sono serviti a marcare l’isolamento di Bergoglio nei suoi sforzi per costruire la Pace. L’apoteosi è stata la sacrilega scenografia dell’Altare della Patria scelta dal Servizio pubblico per l’intervista di Zelensky a Porta a Porta: il simbolo della nostra sovranità nazionale scelto come fondale del nostro asservimento ai diktat atlantici”, incalza Alemanno.
“Zelensky torna nella martoriata Ucraina dopo aver marcato l’isolamento di Papa Bergoglio e quello della Francia di Macron, l’unico Capo di Stato occidentale che ha manifestato dubbi sulla continuazione a oltranza della guerra. L’esercito ucraino, riempito di armi dalla Nato, tenterà la controffensiva contro lo sgangherato corpo di spedizione russo, con due possibili prospettive. Quella di perdere e quindi di esporre ancora di più il popolo ucraino all’invasione. O quella di vincere e di spingere il “pazzo criminale” Putin verso l’escalation militare, utilizzando i reparti migliori dell’esercito russo (fino ad ora tenuti lontani dal conflitto) o, peggio ancora, l’arma nucleare tattica”, prosegue Alemanno del Comitato Fermare la Guerra.
“E le nostre istituzioni, invece di stringersi attorno al Santo Padre nel reclamare una Pace conforme alla nostra Costituzione e al nostro interesse nazionale, alla faccia della maggioranza degli Italiani contrari all’invio di armi in Ucraina, hanno contribuito ad alimentare questi pericoli”, conclude Alemanno.