Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, ex ministro e attuale portavoce del comitato ‘Fermare la Guerra’, lancia un sondaggio a Orvieto: c’è spazio per un nuovo partito politico trasversale.
L’obiettivo è quello di convogliare nel nuovo movimento le voci del dissenso, dai no-Green Pass ai contrari alla guerra, passando per i cattolici, da sempre attenti alle minoranze e alle questioni sociali.
Il sondaggio, presentato a Orvieto da Antonio Noto racconta un area di manovra ampia per le posizioni che a Orvieto sono state presentate: “Il sondaggio dimostra che in Italia esiste uno spazio elettorale per una nuova formazione politica che interpreti una credibile speranza di cambiamento. L’ho detto chiaramente nella mia relazione conclusiva: c’è un’onda di cambiamento che da almeno venti anni attraversa i partiti, da Berlusconi a Renzi, da Grillo a Salvini e che oggi è arrivata a Giorgia Meloni. Gli elettori chiedono una profonda trasformazione della situazione sociale ed economica del nostro Paese, che sta peggiorando di anno in anno”.
“Votano la proposta innovativa che sembra più credibile, poi non vedono nessuna sostanziale novità, rimangono delusi e vanno oltre – aggiunge Alemanno -. Anche Giorgia Meloni corre questo rischio se continuerà nelle sue politiche in continuità con quelle di Mario Draghi, dopo che è stata votata proprio perché era l’unica opposizione a quel governo. Noi rivolgiamo un appello alla premier perché attui una profonda revisione della sua linea politica, prima che tutto ciò accada. Deve portare l’Italia fuori dal conflitto in Ucraina, deve differenziare le sue posizioni da quelle del presidente Biden e della Commissione europea non sprecando le opportunità offerte dalla nuova Via della Seta, deve aprire al salario minimo e trovare un’alternativa credibile al reddito di cittadinanza, deve archiviare la confusa proposta di autonomia differenziata che rischia di spaccare definitivamente il paese”.
“Abbiamo lanciato il ‘Manifesto di Orvieto’ su cui raccoglieremo le adesioni e cercheremo di attivare un confronto costruttivo con la politica ufficiale. Ma non ci fermeremo se non trovero risposte adeguate e concrete”, conclude l’ex sindaco.
“Abbiamo il dovere di dire le cose come stanno con voce chiara e ferma, e siccome non c’è spazio nei partiti per dire quello che si pensa, siamo qua fuori dai partiti a dire come la pensiamo e a dire che se dall’interno del governo di centrodestra non ci ascolteranno e continueranno su questa strada, noi in autunno siamo pronti a lanciare un movimento politico”, dice Alemanno.
A margine dell’evento, tante le presenze dell’area del dissenso, con delegazioni di esponenti che da tutta Italia sono arrivati a Orvieto per un nuovo movimento politico che da destra a sinistra in tanti aspettano.