Colpirne uno per educarne cento. Alessandro Di Battista ripercorre a teatro le incredibili vicende del giornalista Julian Assange, fondatore del sito WikiLeaks e incarcerato per aver fatto il suo lavoro: dare notizie.
Dalla pubblicazione dei documenti segreti che provano i crimini di guerra di diverse nazioni, Stati Uniti in testa, alle denunce subite passando per gli anni da rifugiato politico nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra fino all’arresto e alla detenzione nel carcere inglese di massima sicurezza di Belmarsh.
Assange da 12 anni non vede la luce del sole e oggi rischia l’estradizione in USA e la galera a vita. Di Battista porta sul palcoscenico la sua storia, Assange. Colpirne uno per educarne cento, una storia che riguarda la libertà di stampa in occidente, dunque la nostra stessa libertà.
Il tutto nel silenzio assordante dei media mainstream divenuti ormai pavidi, indolenti, conformisti. Nel mondo alla rovescia è più grave svelare i crimini che commetterli.
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