Esule giuliana, il vissuto di Egea Haffner rappresenta testimonianza degli orrori perpetrati contro gli Istriani, Fiumani e Dalmati, che ebbero inizio nel 1943 allorquando tutta l’Istria cadde sotto la zona di occupazione tedesca, proseguirono con l’invasione della primavera del 1945 da parte delle milizie partigiane jugoslave, culminò con l’annessione di quei territori alla Jugoslavia e un esodo che terminò solo nel 1956. Tra le motivazioni alla base della decisione del Consiglio, “il profondo e sincero legame con la nostra comunità, ed in particolare con Fertilia, divenuto ormai inscindibile, testimoniato anche dalla preziosa concessione al Museo, che racconta la storia di Fertilia e dell’Esodo giuliano-dalmata, di poter utilizzare il suo nome e dalla donazione al Museo Egea della preziosissima fotografia che la ritrae con la valigia ed il cartello “Esule Giuliana 30.001”, simbolo di tutti gli esuli sparsi per il mondo”.