Allarme Ance, edilizia a rischio crollo nella seconda metà 2024

“Non ci ha sorpreso” il pessimismo emerso dall’indice previsionale Pmi per il settore edile in Italia (sceso a luglio a 45, in area di contrazione): “Quello che ci ha sorpreso è che continua a essere positivo il dato sulla produzione nel settore”.

Il direttore del centro studi dell’Ance, Flavio Monosilio, – in una intervista all’ANSA – conferma: “Siamo convinti che nella seconda metà dell’anno assisteremo ad una frenata”.

Potrebbe essere brusca: con gli investimenti attesi in media d’anno in contrazione del 7,4%, ma dopo “i primi cinque mesi con una produzione superiore a quella del 2023”, se la stima troverà conferma “dovrebbe esserci da giugno fino a dicembre un crollo vero e proprio”. Ed “ogni miliardo di investimenti occupa tra i 13 ed i 15mila lavoratori diretti e indiretti. Se calano di 10 miliardi tante ore lavorate vengono meno”.

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