Allergene non dichiarato, richiamato panettone dai supermercati

La tutela del consumatore e la sua salute, prima di tutto. Cresce l’attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie. Per questo il ministero della Salute, ai fini della tutela del consumatore, attraverso il suo portale dedicato agli “Avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori”, ha emanato un richiamo, per rischio presenza di allergeni per un panettone senza glutine, a causa di un’etichettatura incompleta degli allergeni.

Nel dettaglio la ragione indicata nell’avviso di richiamo è la possibile presenza in etichetta del claim errato “senza lattosio”, che invece è contenuto nel prodotto. Il prodotto incriminato è il Panettone classico senza glutine da 100 grammi Vergani prodotto da Zero+4 S.r.l nello stabilimento di Desio (Monza e Brianza). 

Per  precauzione, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” raccomanda alle persone, in particolare quelli allergici al lattosio, che avessero acquistato il prodotto a non consumarlo e a riportarlo al punto vendita per il rimborso, anche senza presentazione dello scontrino.

Per informazioni Vergani ha messo a disposizione anche il numero di telefono 02 2571069 e l’indirizzo e-mail qualita@panettonevergani.it

. L’allergia alimentare è una reazione del sistema immunitario nei confronti di un alimento o di un suo componente. I soggetti che soffrono di tali allergie sono obbligati ad eliminare sistematicamente l’allergene coinvolto dalla loro dieta. Come spiega il sito del Ministero della Salute, per supportare i cittadini nel fare scelte di acquisto informate e sicure, “il Regolamento (UE) 1169/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, impone l’obbligo, negli alimenti pre-imballati e non, di segnalare la presenza dei 14 allergeni riportati in etichetta. Si tratta di cereali contenenti glutine (grano, orzo, segale, avena, farro, kamut o i loro ceppi ibridati), crostacei e derivati, uova e derivati, pesce e derivati, arachidi e derivati, soia e derivati, latte e derivati, frutta con guscio (mandorle, nocciole, noci, anacardi, pistacchi), sedano e derivati. E poi, ancora, senape e derivati, sesamo e derivati, anidride solforosa e solfiti in concentrazione superiore a 10 mg/kg o mg/l, lupini e derivati ed infine molluschi e derivati.

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