Allo Ied di Cagliari torna il Vintage Day con la moda etica

Torna a Cagliari la seconda edizione del Vintage Day, l’iniziativa di Ied dedicata alla moda etica e sostenibile, al riciclo e al riuso.

Protagonisti sette espositori di capi vintage, preloved, slow fashion e upcycling, ovvero le nuove tendenze della moda per una buona educazione verso la sostenibilità.

Ma anche un’occasione per Ied Cagliari di aprirsi alla città in un pomeriggio di incontro, dialogo e acquisti consapevoli.

L’appuntamento è per mercoledì prossimo 6 dicembre, a partire dalle 16,30, quando la sede Ied di viale Trento ospiterà gli espositori selezionati e i loro prodotti: Signora P, May Mask, Big Thunde, Recyclerie, Effe Glamour Vintage, Instradavintage e Migda, proposte che spaziano dall’abbigliamento ai complementi d’arredo, fino a una selezione di ricercate minuterie da borsetta e da casa.

A fare da cornice a un’iniziativa rivolta a tutti e con ingresso libero e gratuito, sarà uno dei luoghi più belli e meno conosciuti della città: il giardino botanico di Villa Satta, uno spazio vincolato dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, così come anche l’edificio stile liberty di inizio ‘900. In programma anche una lezione a cura della docente di Storia della Moda Alice Tolu, dal titolo “La democratizzazione della moda negli anni 60: quel futuro già scritto verso il modello economico del fast fashion”, con inizio in aula magna a partire dalle 17,30. A completare la giornata le selzioni musicali di ElectroCla&Athena.

“Il Vintage Day si inserisce in un programma di attività e progetti che Ied sta sviluppando nel macro tema della sostenibilità ambientale, economica e sociale tanto nell’area del design quanto in quello della moda – spiega il direttore dello Ied di Cagliari Antonio Lupinu – In questo ambito si inserisce, infatti, la collaborazione con aziende del territorio regionale e nazionale, come la recente partnership con Italian Converter, azienda tessile italiana che ha dato vita a Re-Converter, un progetto dedicato al riciclo dei tessuti d’arredamento, nel quale sono stati impegnati gli studenti del corso di Fashion Design”.

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