“La Sardegna si candida come punto di riferimento nel Mediterraneo nel campo della gestione dei rifiuti. Grazie ad un lavoro ormai ventennale portato avanti dall’Amministrazione regionale, in particolare nell’implementazione del sistema nell’intero territorio e nella raccolta differenziata, abbiamo raggiunto obiettivi importanti anche in ambito nazionale. La Sardegna, infatti, è la seconda Regione italiana per il livello della differenziata. Un risultato possibile grazie soprattutto a due fattori: le Amministrazioni comunali hanno fatto un grande lavoro per spiegare ai cittadini l’importanza della raccolta differenziata e la Regione ha creato una diffusa rete di impianti che consente la gestione del rifiuto nel luogo più prossimo alla sua produzione, anche riducendo fortemente l’impatto ambientale”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, nel suo intervento all’apertura dell’evento finale del progetto internazionale “Med4Waste” (“Mediterranean dialogue for Waste management governance”), che si sta svolgendo a Cagliari dal 24 al 26 ottobre. All’evento partecipano, oltre i rappresentanti italiani, quelli di Giordania, Grecia, Libano, Spagna e Tunisia.
L’obiettivo del Progetto è quello di mettere a punto nuovi modelli di governance per politiche integrate ed efficienti di gestione dei rifiuti urbani nella regione mediterranea: “Sei municipalità di Tunisia, Libano e Giordania – ha evidenziato l’assessore Porcu – sono state accompagnate nel migliorare i propri piani di gestione dei rifiuti, integrando anche buone pratiche sperimentate in altre municipalità del Mediterraneo”.
Med4Waste è uno degli 80 progetti finanziati dal programma di cooperazione transnazionale “Eni Cbc Med”, la più grande iniziativa di cooperazione multilaterale in termini finanziari (209 milioni di euro) e per numero di paesi coinvolti, promossa dell’Unione europea all’interno della ‘politica di vicinato’.
“Ovviamente, la Sardegna non deve abbassare la guardia. Abbiamo raggiunto grandi risultati anche a livello europeo, con l’apprezzamento della nostra strategia per lo sviluppo sostenibile, ma per continuare in questo percorso virtuoso e migliorarlo dobbiamo trovare nuove e adeguate politiche che consentano di raggiungere gli obiettivi stabiliti dall’Unione europea per il 2030 e per il 2050. Perfezioneremo anche il lavoro culturale, grazie alla collaborazione coi Comuni, da realizzare nei confronti dei cittadini per chiarire quanto sia fondamentale non solo differenziare i rifiuti, ma anche la qualità della differenziata. Così da far capire gli inevitabili vantaggi, anche economici, per le nostre comunità”, ha concluso l’Assessore dell’Ambiente .