L’organizzazione per i diritti umani Amnesty International accusa Israele di genocidio contro i palestinesi dall’inizio della guerra a Gaza nel suo nuovo rapporto.
Dovrebbe “servire da campanello d’allarme alla comunità internazionale”, auspica l’organizzazione che afferma di essersi basata su “dichiarazioni genocide e disumanizzanti del governo israeliano”, immagini in particolare satellitari che documentano la distruzione del territorio e ricerche sul campo con gli abitanti di Gaza tra il 7 ottobre 2023 e luglio 2024.
“Mese dopo mese, Israele ha trattato i palestinesi di Gaza come un gruppo di subumani, indegni del rispetto dei diritti umani e della dignità, dimostrando la sua intenzione distruggerli fisicamente”, ha dichiarato il segretario generale di Amnesty International, Agnès Callamard. “I nostri risultati schiaccianti devono servire da campanello d’allarme per la comunità internazionale: questo è un genocidio che deve finire adesso”, ha affermato.
Dall’attacco senza precedenti di Hamas, che ha innescato la guerra in corso nella Striscia di Gaza il 7 ottobre 2023, Israele ha difeso la sua offensiva con il desiderio di sradicare il movimento islamista. “Ma siamo chiari: gli obiettivi militari possono coincidere con intenti genocidari”, ha insistito Agnès Callamard durante una conferenza stampa all’Aia. Questo rapporto di 300 pagine cita l’esempio di 15 attacchi aerei effettuati tra il 7 ottobre 2023 e il 20 aprile 2024, che avrebbero ucciso 334 civili tra cui 141 bambini, e per i quali l’organizzazione “non ha trovato prove che fossero diretti verso obiettivi militari”.
Dall’inizio della guerra, a Gaza sono morte almeno 44.532 persone, in maggioranza civili, secondo i dati del Ministero della Sanità di Hamas per Gaza, ritenuti attendibili dall’Onu.
Amnesty evidenzia anche le condizioni di vita dei palestinesi nell’enclave, dove sono soggetti a “malnutrizione, carestia e malattie”, che “li espongono a una morte lenta e calcolata”. “Gli Stati che inviano armi a Israele violano i loro obblighi di prevenire il genocidio e rischiano di diventarne complici”, ha ulteriormente accusato Agnès Callamard.