Annunciato il cartellone del diciottesimo Karel Music Expo in programma a Cagliari dal 5 al 7 settembre

Dopo i protagonisti già annunciati – Cristina Donà e Saverio Lanza, gli I Hate My Village e i norvegesi Motorpsycho – il Karel Music Expo, in programma a Cagliari dal 5 al 7 settembre, svela gli altri nomi nel cast della sua edizione numero diciotto: Giulia LeoneWhiteFangMassimiliano LaroccaPink HausJoshburgerTraumLilies On Mars & Stefano Guzzetti. Si completa così il cartellone del festival di musica e cultura resistente ideato e organizzato dalla cooperativa Vox Day con la direzione artistica di Davide Catinari, che osserva: «L’edizione del 2024, la diciottesima, nasce all’insegna della sintesi tra global e local, un moto perpetuo sonoro sotteso dal tema “Movimenti” dove l’incontro tra culture, radici e persone continua ad essere un’esperienza condivisa sia sopra che sotto il palco. Una sorpresa che si rinnova ogni anno, perché il pubblico del KME è consapevole della filosofia che anima questa manifestazione, che dal 2007 ad oggi ha presentato tantissimi artisti internazionali e non, spesso in anteprima assoluta per la Sardegna, al fine di estendere l’offerta di musica senza padroni e senza confini, attraverso l’imprescindibile supporto alla diffusione della musica di progetti e band provenienti da tutto il mondo, isole comprese».
 

Gioca in casa la protagonista dell’atto inaugurale del diciottesimo Karel Music Expo, giovedì 5 settembre alle ore 20: a salire per prima sul palco allestito al Lazzaretto, il centro polifunzionale d’arte e cultura nel quartiere Sant’Elia, anche quest’anno “casa” accogliente del festival, sarà infatti la cagliaritana Giulia Leone; classe 2001, con una preparazione a base di studi di pianoforte e di canto, nel suo giovane curriculum spiccano la finale al Poetto Fest Contest nel 2023 e la vittoria, lo stesso anno, di tre dei cinque premi in palio al Muvi Music Contest.
 
La Sardegna ha dato i natali anche a WhiteFang, al centro dei riflettori nel set successivo: progetto nato dall’ispirazione del musicista sardo Luca Cadeddu Palmas che trae le sue radici dall’atmosfera bohémien di Galway, in Irlanda, WhiteFang fonde le sonorità del post-rock con l’eclettismo del “world folk”, dando vita a un viaggio sonoro che alterna momenti di tranquilla riflessione a esplosioni dinamiche. Si intitola “Into the Woods” il suo debut album del 2021, seguito quest’anno dall’EP “Prenda”, mentre è prevista per il prossimo ottobre una nuova uscita discografica.
 
Terzo protagonista della serata inaugurale, Massimiliano Larocca approderà al Karel Music Expo sull’onda lunga del suo ultimo album, licenziato lo scorso autunno con la prestigiosa firma di Hugo Race sulla produzione: in “Dàimon” (questo il titolo) il cantautore fiorentino, sulle scene musicali da metà anni Novanta, racconta in dieci canzoni intime che attingono al dark blues, alla musica da film e alla canzone d’autore, un viaggio al termine della “notte dell’anima”, un cammino personale che diventa cammino collettivo. Nel suo impegno del 5 settembre a Cagliari Massimiliano Larocca (voce e chitarra), sarà affiancato dalla cantautrice napoletana Federica Ottombrino (voce e melodica).
 
A chiudere la prima serie di esibizioni saranno Cristina Donà e Saverio Lanza con il loro “Spiriti Guida”: uno spettacolo che si annuncia ricco e variegato, accostando il repertorio della cantautrice milanese, una delle voci più originali della scena musicale italiana, all’opera degli artisti che hanno nutrito la loro anima e influenzato il loro percorso. Le canzoni di Cristina Donà, spesso scritte a quattro mani con Saverio Lanza, si intrecceranno con i brani dei loro “spiriti guida”, da Battisti ai Bee Gees, da Monteverdi ai Beatles, passando per Sinead O’Connor, De Gregori, Bjork, David Bowie e tanti altri: mondi diversissimi intrecciati al filo rosso delle canzoni di Cristina Donà e Saverio Lanza in uno spettacolo vitale, curioso, poetico e profondo.
 
Calato il sipario sul palco, la musica proseguirà poi nell’aftershow, appuntamento post-concerto con le selezioni proposte da un ospite ogni sera diverso: il primo sarà Alessandro Muroni, musicista, compositore, direttore artistico del gruppo Charme de Caroline, attivo anche in ambito teatrale, dove ha scritto musiche e canzoni per diversi spettacoli.
 

La seconda serata del KME, venerdì 6 settembre, si aprirà con le sonorità alternative di Pink Haus, tra synth, delay e riverberi, voci super effettate con canzoni che passano da riff quasi brit rock a paesaggi industrial. Attivo dal 2011, il musicista sardo, che si presenta in scena mascherato, ha registrato nel 2018 il suo primo Ep, seguito nel 2020 dall’album, “Arpeggios”, e lo scorso settembre dall’Ep, “Surrender”, mentre si attende a breve una nuova uscita, ancora in fase di lavorazione.
 
Un muro di suono scolpito da chitarre fuzz e bassi pulsanti, dove l’astratto e il definito si fondono tra armonie sinuose, voci eteree ed elettronica: si presenta così il secondo set, che vedrà sul palco del Lazzaretto il duo Lilies On Mars con il compositore, produttore e sound designer cagliaritano Stefano Guzzetti; un incontro in musica che ha portato alla registrazione di un album di prossima uscita. Formato dalle musiciste e compositrici sarde Lisa Masia e Marina Cristofalo, Lilies On Mars conta cinque album all’attivo, tour in Europa e Stati Uniti e numerose collaborazioni, tra cui quelle con Franco Battiato e, più di recente, con il griot maliano Baba Sissoko. Autore di colonne sonore per il cinema, e non solo (ha lavorato, tra gli altri, per Dolce & Gabbana e l’editrice Einaudi per i trailer di diversi libri), nel corso degli anni Stefano Guzzetti ha ottenuto oltre 32 milioni di play su tutte le piattaforme di streaming e fatto tournée negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone. La sua vasta discografia spazia da album in piano solo ad altri per ensemble; nella compilation “Fleurs” spicca la partecipazione della cantante Lisa Gerrard dei Dead Can Dance.
Ancora elettronica, sul palco del KME, questa volta in un abbraccio con le sonorità del desert blues, del rock e dei ritmi sincopati delle percussioni africane, nella musica degli I Hate My Village, una delle realtà più originali e interessanti emerse negli ultimi anni dalla scena nazionale, nata nel 2018 dall’incontro tra il batterista Fabio Rondanini (Calibro 35, Afterhours) e il chitarrista Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion e tanti altri gruppi), a cui si sono poi aggiunti al basso il produttore Marco Fasolo (Jennifer Gentle), e il cantante Alberto Ferrari (Verdena). È dello scorso maggio il loro secondo album, “Nevermind The Tempo”, uscito per la Locomotiv records, che fa seguito all’acclamatissimo album d’esordio “I Hate my Village”, del 2019.
 
Dopo il concerto, nello spazio aftershow, le selezioni musicali saranno in questa occasione a cura di Valentino Murru, batterista e membro fondatore della band cagliaritana Antennah, e di recente artefice di un nuovo progetto di matrice elettronica, pop, ambient, dance e techno: Black Solanas.
 

L’ultima serata del KME, sabato 7, si aprirà nel segno dell’alternative-rock di Joshburger, al secolo Joshua Alessandro Terranova, talentuoso polistrumentista sardo-britannico, classe 2001, che unisce stoner, prog e sperimentalismi, tra chitarre distorte, musica elettronica, temi ricorrenti e ritmi imprevedibili. Nel 2021 ha pubblicato il suo primo album, “Mosaic”, seguito l’anno scorso da “Observer Paradox”, mentre è in lavorazione una nuova uscita. Personaggio poliedrico, Joshburger porta il mondo del rock su un altro pianeta: le sue performance, la costruzione del suo mondo e la ricerca musicale lo contraddistinguono e lo rendono immediatamente riconoscibile.
 
A seguire, atmosfere oniriche, decisamente stoner, con digressioni prog ed elettroniche, nella proposta dei Traum, formazione che riunisce quattro nomi noti della scena rock-alternative nazionale, mossi dall’esigenza di mettere in musica la loro interpretazione dell’esistenza: alle chitarre Luca Ciffo (Fuzz Orchestra) e Lorenzo Stecconi (Lento), con Luca T. Mai (Zu) al synth e al sax, e Paolo Mongardi (Fuzz Orchestra, Zeus!) alla batteria e alle percussioni. I Traum, in tedesco “sogno”, creano e modellano la loro musica partendo dalla dimensione onirica, come dichiara già dal titolo il loro primo album omonimo, uscito lo scorso marzo per Subsound Records, frutto di un lavoro che parte da una residenza artistica iniziata nel 2022.
 
L’ultimo atto del diciottesimo KME vedrà sul palco del Lazzaretto uno dei nomi più attesi: i norvegesi Motorpsycho, un’autorità assoluta del louder psych-rock nord-europeo, maestri del cut up musicale e fonte d’ispirazione per un’intera generazione di band, col loro sound potente e vorticoso, in cui si incrociano generi come stoner, heavy rock, psichedelia, prog, folk. Fondato nel 1989 a Trondheim, il gruppo ha debuttato su disco nel 1991 con “Lobotomizer”, inaugurando una lunga collana di incisioni che ha in “Yay!”, pubblicato l’anno scorso, il titolo più recente: un album che segna un ritorno verso atmosfere sonore più rilassate, ispirate alla scena folk inglese degli anni Sessanta, e che lascia da parte i granitici riff di matrice scandinava.
 
Spenti i riflettori sul palco centrale, l’ultimo aftershow ruoterà intorno alle scelte musicali di Gianluca Galletti, chitarrista cagliaritano in attività dalla seconda metà degli anni ottanta con gli Alcove e coi Frogs, nonché con Joe Perrino nei primi Rolling Gangsters e con Daniele Tarchiani dei fiorentini Anhima (ex Dharma).

5 settembre, ore 20
Giulia Leone
WhiteFang
Massimiliano Larocca
Cristina Donà & Saverio Lanza
Aftershow a cura di Alessandro Muroni
 

6 settembre, ore 20,30
Pink Haus
Lilies On Mars & Stefano Guzzetti
I Hate My Village
Aftershow a cura di Valentino Murru
 

7 settembre, ore 20,30
Joshburger
Traum
Motorpsycho
Aftershow a cura di Gianluca Galletti

Exit mobile version