Due persone sono state arrestate dalla Guardia di finanza di Sassari e altre tre iscritte nel registro degli indagati con l’accusa di turbativa d’asta per un appalto da 2 milioni di euro dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari.
In esecuzione di un provvedimento del Tribunale di Sassari sono finiti agli arresti domiciliari un dirigente medico dell’Aou sassarese, presidente della commissione giudicatrice dell’appalto, e un imprenditore di Cagliari.
Quest’ultimo, insieme con il titolare di un’altra società, si sono aggiudicati quasi tutti i lotti di gara di un appalto per la fornitura di apparecchiature biomedicali, con importo a base d’asta pari a oltre 2 milioni di euro, bandita nel 2020 dall’Aou di Sassari e aggiudicata l’anno successivo.
Secondo quanto emerso dalle indagini della Fiamme gialle gli indagati, attraverso collusioni e altri mezzi fraudolenti, avrebbero fatto trapelare gli atti di gara, compiendo il reato di “turbata libertà del procedimento di scelta del contraente”, e favorendo così l’aggiudicazione dell’appalto.
Il dirigente medico e un ingegnere clinico che ha partecipato alla procedura di gara sono stati sospesi dall’esercizio professionale. Ai due imprenditori indagati è stato posto il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione.
L’inchiesta della Guardia di finanza per turbativa d’asta su un appalto di forniture di apparecchiature biomedicali per 2 milioni di euro alla Clinica oculistica dell’Aou di Sassari, culminata oggi con gli arresti di un dirigente medico e di un imprenditore, è partita nel 2021 in seguito al ricorso di una società che partecipò alla gara, perdendola.
Questa mattina le Fiamme gialle, in seguito al provvedimento emesso dal gip del tribunale di Sassari, Gian Paolo Piana, su richiesta della pm Lara Senatore, hanno eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’ex dirigente medico della Clinica oculistica, Mario Cristoforo Sotgiu, ora in pensione, e all’imprenditore cagliaritano Paolo Tronci, amministratore della società AB Med.
Altre tre persone – un’imprenditrice, un ingegnere clinico e un altro dirigente medico – sono stati iscritti nel registro degli indagati.
Gli avvocati difensori degli arrestati, Letizia Doppiu Anfossi, Guido Manca Bitti e Nicola Satta, stanno valutando gli atti e non escludono la presentazione di un’istanza al tribunale del riesame per chiedere l’annullamento dei domiciliari, ritenuti “una misura cautelare intempestiva e sproporzionata rispetto ai fatti contestati e alla personalità e reputazione degli indagati”.