Appello di 25 ex ambasciatori per la liberazione di Assange

Anche i diplomatici scendono in campo per chiedere al presidente Usa Joe Biden “di rinunciare ad ogni azione contro Julian Assange, in coerenza con quanto fatto da Obama”.

In una lettera rivolta al governo italiano, 25 ex ambasciatori si uniscono agli appelli di parlamentari e organizzazioni umanitarie per la liberazione del giornalista “essendo convinti che le democrazie prosperano solo se hanno il coraggio di guardarsi allo specchio”.

Rinchiuso per otto anni, scrivono i diplomatici, “nella sede dell’Ecuador a Londra (per sfuggire oltretutto a una poco credibile accusa di stupro), ad aprile è scattato il suo quarto anno di reclusione a Belmarsh, carcere inglese di massima sicurezza, in attesa di esser estradato negli Usa. Le condizioni in cui vive ne hanno gravemente minato la salute”.

I firmatari della petizione osservano che “solo le dittature silenziano i media. Le vere democrazie trovano il coraggio di svelare ‘di che lagrime gronda e di che sangue’ il Potere. E porvi rimedio”. Il precedente citato dai 25 ex ambasciatori è quello del presidente Obama che ha graziato Chelsea Manning, un militare con 35 anni di carcere da scontare.

I diplomatici, si afferma nell’appello, “sono tra i primi a riconoscere quanto può nuocere la fuga di rapporti e altri documenti riservati. Ma se la ‘riservatezza’ serve a celare crimini di guerra, prevale il dovere del funzionario di denunciarli e il diritto del giornalista di renderli pubblici, si tratti o no di scoop. Va ricordato che nel 2004, durante l’invasione dell’Iraq, 52 ex-diplomatici britannici e 27 ex-ambasciatori e generali americani di alto rango uscirono dal loro riserbo con due durissime lettere di critica a Blair e a Bush”.

La lettera è stata firmata, in ordine alfabetico, da: Marco Baccin, Francesco Bascone, Mario Boffo, Rocco Cangelosi, Torquato Cardilli, Giuseppe Cassini, Fabio Cristiani, Antonio D’Andria, Anna Della Croce, Enrico De Maio, Patrizio Fondi, Paolo Foresti, Giovanni Germano, Elisabetta Kelescian, Maurizio Lo Re, Luigi Maccotta, Roberto Mazzotta, Enrico Nardi, Angelo Persiani, Alessandro Pietromarchi, Michelangelo Pipan, Giancarlo Riccio, Antonio Tarelli, Maurizio Teucci, Bernardo Uguccioni.

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