La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso del pm contro la sentenza del Tribunale di Firenze che, a maggio scorso, aveva assolto Momi El Hawi, tra i fondatori del movimento “IoApro”, dall’accusa di violazione di sigilli. Il ristoratore fiorentino, infatti, aveva aperto ai clienti nonostante le disposizioni per contenere la diffusione del Covid.
A darne notizia è l’avvocato Lorenzo Nannelli che assiste il ristoratore fiorentino. “Sono molto soddisfatto dell’esito di questa sentenza – commenta il legale all’agenzia di stampa Adnkronos – perché riteniamo giusta la decisione nei confronti di un ristoratore che è stato costretto a disobbedire alle regole pur di sopravvivere”.