Un’Aquila di Bonelli (Hieraaetus fasciatus), reintrodotta in Sardegna nell’ambito del progetto europeo Life “Aquila a-Life”, è stata trovata morta, un duro colpo per il processo di reintroduzione, sviluppato grazie alla collaborazione tra Regione, Ispra, Corpo Forestale, Agenzia Forestas e l’organizzazione spagnola Grefa.
L’aquila è stata recuperata in località Fraigas, nel territorio di Ozieri, dal personale della Stazione Forestale.
Il ritrovamento è avvenuto grazie al segnale GPS applicato sull’animale, che ne indicava la posizione immobile.
Dopo il recupero, l’esemplare è stato esaminato dagli specialisti del Centro di Recupero di Bonassai dell’Agenzia Forestas, che hanno confermato che la morte è stata causata da una rosa di pallini di piombo. Il Corpo Forestale ha già informato la Procura della Repubblica di Sassari e ha avviato un’indagine per individuare i responsabili dell’uccisione.
L’abbattimento dell’aquila è avvenuto in concomitanza con la preapertura della stagione venatoria, prevista dal calendario regionale. Si tratta del terzo esemplare reintrodotto in Sardegna, abbattuto durante una giornata di caccia: il primo caso risale al 2019 nel Sulcis, seguito da un altro nel 2023 in agro di Olmedo, e ora questo ritrovamento a Ozieri.
Il progetto Life ha reintrodotto complessivamente 39 Aquile di Bonelli in Sardegna. Oltre ai tre esemplari abbattuti con fucile, altre otto aquile sono morte a causa dell’impatto con linee elettriche.
L’Aquila di Bonelli era scomparsa in Sardegna negli anni ’70 a causa di bracconaggio, avvelenamenti e del prelievo illegale per il mercato nero della falconeria. Il progetto Life di reintroduzione rappresenta una scommessa importante per la biodiversità dell’Isola, puntando a ristabilire la presenza di questo rapace, che svolge un ruolo essenziale nel controllo delle popolazioni di cornacchie grigie e piccoli mammiferi.