Dibattiti, dialoghi, interviste, letture e approfondimenti per accendere i riflettori sulla “Sardegna Mediterranea”.
È il tema e titolo della tre giorni cagliaritana ospitata dal 12 al 14 ottobre a Palazzo Doglio.
Un percorso tra archeologia, storia e scienza attraverso i racconti e il punto di vista di esperti, docenti, giornalisti. Lungo l’elenco degli ospiti che animeranno la manifestazione promossa dalla Fondazione Mont’e Prama con il Ministero della Cultura, Regioni Sardegna e Sicilia, Comune di Cagliari, Università di Cagliari e Sassari, Fondazione di Sardegna e Fondazione Leonardo – Civiltà delle Macchine guidata dall’ex presidente della Camera Luciano Violante.
La Sardegna sarà raccontata seguendo un filo conduttore, la sua posizione strategica al centro del Mare Nostrum, luogo di scambi e incontri. “Sarà una finestra sul futuro del mare che unisce i popoli e racconta una storia antichissima – ha spiegato il presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’evento a Roma – Il connubio tra archeologia e ricerca e più in generale fra cultura e scienza è la strada che dobbiamo percorrere affinché la valorizzazione e la promozione dei siti storici non sia disgiunta da uno studio continuo e da una interazione con le altre realtà che agiscono nel nostro stesso ambito”.
Anche le scuole e le nuove generazioni saranno coinvolte nella tre giorni. “Dobbiamo far capire agli italiani – ha sottolineato Violante – quanto sia importante nella nostra storia e nella nostra cultura la scienza. Non è un caso che il maggior numero dei premi Nobel italiani sia stato assegnato a scienziati e in minor numero a letterati. Non che gli studi classici non abbiano importanza ma è fondamentale far capire che la scienza è una caratteristica dell’identità italiana”.
Tra gli ospiti della manifestazione ci saranno il segretario della Cei Giuseppe Baturi, il presidente della Fondazione Maxxi Alessandro Giuli, lo storico Franco Cardini, i giornalisti Pietrangelo Buttafuoco e Marco Ferrante, il filosofo Silvano Tagliagambe e l’attore Giancarlo Giannini.