È’Solare’ l’inizio del nuovo corso della giunta regionale targata Alessandra Todde, che per la prima conferenza stampa ufficiale della legislatura affida il compito all’assessora del Lavoro Desirè Manca, per la presentazione del nuovo avviso ‘Sostegno Lavoro Regione Sardegna (So.La.re.)’
È la misura che sostiene l’occupazione nella filiera turistica, che con la giunta Solinas si chiamava ‘Destinazione Sardegna Lavoro’ e prima ancora, con le precedenti giunte ‘Più turismo, più lavoro’ e ‘Lunga Estate’
Il cambio di nome è la prima novità introdotta dall’assessora: “Un nome Solare – ironizza – che ispira più fiducia”.
Una novità che anticipa il “nuovo inizio” annunciato da Manca che denuncia anche “lo stato delle cose trovate in questo assessorato, una situazione disastrosa di fondi europei e regionali non spesi e ritardi”, che, promette, sarà raccontata in una prossima conferenza stampa.
A disposizione delle imprese della filiera turistica ci sono per il 2024 quasi 38 milioni di euro (20 di fondi Fse 21-27 e quasi 18 di fondi regionali), divisi per due categorie: le grandi imprese, cui sono destinati 4 milioni e le micro, piccole e medie beneficiarie dei restanti 33,8 mln e hanno l’obiettivo di creare circa 15mila posti di lavoro per giovani under 35 e disoccupati e donne over 35, con una copertura di circa il 40% delle spese sostenute dalle aziende.
“È una scelta politica – sottolinea Manca – abbiamo deciso di dare particolare attenzione alle piccole imprese, che di solito sono quelle sarde”. Altra novità, la tempistica “l’avviso 2024 sarà pubblicato entro maggio e non a fine stagione come nelle precedenti misure, per agevolare gli operatori”. E ancora i massimali, introdotti per agevolare lo scorrimento della graduatoria: 300mila euro per le grandi imprese e massimo 150mila per le altre, anche perché la percentuale di aziende finanziate a fronte del totale delle richiedenti è stato in passato soltanto di circa il 38%.
Altra differenza sono i mesi di copertura dell’incentivo: per le piccole imprese sarà riconosciuto l’intero arco dei mesi tra marzo e dicembre, per i grandi operatori il periodo esclude i mesi di luglio e agosto.
Resta il nodo del cosiddetto ‘click day’, sulle cui criticità Desirè Manca, da consigliera regionale, si era battuta, che continuerà al momento a essere il metodo utilizzato, perché consente il criterio dell’ordine cronologico, ma – assicura l’assessora – “se riusciremo a individuare un’alternativa valida la percorreremo”.