“Nessuno artista italiano può paragonarsi a Modugno, è è stato il più grande showman, innamorato della musica, spalancando le braccia comunicava al pubblico, che i tempi stavano cambiando resterà inimitabile”.
Parola di Domenico Aragozzini storico manager del grande Mimmo, scomparso il 6 agosto di trent’anni fa a Lampedusa.
Per omaggiarlo mercoledì 27 novembre arriva su Rai 1 in prima serata “Domenico Modugno. L’Italiano che incantò il mondo”, documentario ideato e diretto e prodotto da Maite Carpio (Bulgari), Alberto Meroni ed è una produzione originale Garbo Produzioni Srl e INMAGINE, in co-produzione con RSI – Radiotelevisione Svizzera in collaborazione con RAI Documentari che attraverso le parole e i ricordi, tra gli altri, di Aragozzini che apre il documentario con dei ricordi commoventi, di Enrica Bonaccorti (”ci siamo conosciuti a Teatro e siamo rimasti amici sempre”), il figlio Massimo Modugno (“mio padre ha fatto sempre come voleva lui senza rimpianti”), Liana Orfei, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e Marinella Venegoni. In tutta la sua lunga carriera Mimmo è stato uno dei più prolifici cantautori e artisti italiani: 230 canzoni incise, 38 film recitati, decine di spettacoli teatrali e programmi.
Un ritratto personale e storico dell’uomo e dell’artista: dagli anni a Polignano a mare, passando per il trasferimento a Roma, il provino al Centro Sperimentale, le vittorie al Festival di Sanremo, l’amore per sua moglie Franca Gandolfi, fino agli ultimi anni di vita. Il documentario riporta sullo schermo le mille sfumature dell’anima musicale di Modugno attraverso le canzoni Nel blu dipinto di blu, Meraviglioso, La lontananza, Amara Terra Mia. Il 6 agosto 1994 finiva la vita avventurosa di un ragazzo intraprendente che dal sud scappò al nord in cerca di fortuna e arrivò più lontano di quanto avesse mai immaginato.
Voleva fare l’attore e invece. Nel documentario si racconta l’artista ma anche l’uomo. Un uomo che non si fermò mai e continuò a scrivere, comporre e cantare anche dopo l’ictus e la malattia nel 1984.
Maite Carpio sottolinea: Modugno “é stata la prima star italiana del dopoguerra, l ‘ eroe musicale che ha incantato il mondo strappando la canzone italiana dal provincialismo”.