Ignazio Artizzu, 59 anni, è il nuovo caporedattore della testata giornalistica Rai della Sardegna. E’ stato nominato ieri dal direttore Alessandro Casarin. Prende il posto di Andrea Caglieris, che, dopo aver guidato la testata giornalistica regionale sarda per due anni, è stato nominato al vertice del Tgr della Valle d’Aosta. La nomina del collega Artizzu, al quale vanno gli auguri di buon lavoro dell’Associazione della Stampa Sarda, sta sollevando forti polemiche.
Di seguito il comunicato dell’esecutivo Usigrai, del Coordinamento dei Cdr dei Tg regionali e del Cdr del Tgr Sardegna:
“In 45 giorni da capo ufficio stampa della Regione a caporedattore del Tgr Sardegna: fatto di gravità inaudita. Dopo due mandati consecutivi passati come consigliere regionale (dal 2004 al 2014), dopo essersi candidato nel 2019 con il partito dell’attuale presidente, risultando il primo dei non eletti nella sua circoscrizione. Chiamato poco dopo a ricoprire l’incarico fiduciario di capo ufficio stampa della Giunta Solinas, si dimette 45 giorni fa. Rientra in redazione e dalla qualifica di caposervizio viene promosso dalla direzione a quella di caporedattore della Tgr Rai Sardegna. Tutto questo a meno di sei mesi dalle prossime elezioni regionali. Con la direzione Casarin, già bocciato 2 volte da tutte le redazioni, e con l’avallo del vertice aziendale, stanno avvenendo fatti di inaudita gravità che minano direttamente dalle fondamenta il servizio pubblico radiotelevisivo e la credibilità della testata e della Rai. Chiediamo alla Commissione parlamentare di Vigilanza se quanto sta avvenendo nella Tgr rispetti i canoni di autonomia e di indipendenza che devono caratterizzare l’informazione del servizio pubblico. Di certo, come dimostrato in questi giorni a Milano e a Firenze, le redazioni della Tgr sono pronte a mobilitarsi per difendere l’autorevolezza della testata da nomine dettate dalla politica o gravate da evidenti conflitti di interesse”