“Aspettando Godot” di Samuel Beckett – da mercoledì 31 gennaio a domenica 4 febbraio al Teatro Massimo di Cagliari

Un classico del Novecento per la Stagione 2023-2024 de La Grande Prosa firmata CeDAC Sardegna: “Aspettando Godot” di Samuel Beckett, nella visionaria mise en scène di Theodoros Terzopoulos con (in ordine alfabetico) Paolo Musio, Stefano Randisi e Enzo Vetrano accanto a Giulio Germano Cervi e Rocco Ancarola, in cartellone – in prima regionale – da mercoledì 31 gennaio fino a domenica 4 febbraio al Teatro Massimo di Cagliari (tutti i giorni da mercoledì a venerdì alle 20.30, sabato alle 19 30 e domenica alle 19) affronta temi fondamentali come il significato dell’esistenza umana e il rapporto con il mistero del divino nella chiave ironica e surreale del teatro dell’assurdo.

Un testo enigmatico e affascinante, dove due clochards, Vladimiro e Estragone, davanti a un albero (unico indizio del trascorrere del tempo), attendono l’arrivo del signor Godot, il quale non si presenta ma invia un ragazzo ad annunciare che «oggi non verrà, ma verrà domani» e intanto appaiono creature singolari come Pozzo e Lucky, il padrone e il servo, tenuto al guinzaglio come un animale: quella fune simboleggia il legame che li unisce, così come appare evidente il rapporto quasi simbiotico tra i protagonisti, in un’atmosfera di sospensione prima di una rivelazione che forse non giungerà mai…

«I personaggi beckettiani» – afferma il regista greco Theodoros Terzopoulos, figura di spicco del teatro contemporaneo – «si muovono in una zona grigia, in un paesaggio del nulla, quello dell’annientamento dei valori umani… alla ricerca di una fine che non ha fine… Ogni nuovo inizio è la definizione di una nuova fine… I personaggi tacciono aspettando la rivelazione dell’indicibile, che non si rivela mai…». E conclude: «Alcune domande, che riguardano la natura umana e il futuro, forse avranno risposte, la maggior parte però no. Forse alcune arriveranno dagli stessi spettatori. L’arte del teatro esiste e persiste proprio in virtù delle domande senza risposta».

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