Alessandro Di Battista annuncia la volontà di portare in tour per tutta Italia il suo monologo ‘Assange, colpirne uno per educarne cento’, e chiede il contributo di tutti per realizzare questo suo progetto che, dice, vorrebbe avviare da metà settembre. “Milleduecento persone hanno assistito il 1 e il 5 giugno al monologo che ho scritto e che ho messo in scena grazie a una squadra fantastica. Milleduecento persone non sono poche, segno che il tema (contrariamente a quel che sostengono i giornalisti ‘mainstream’ che celano la loro pavidità dietro alla scusa degli ‘ascolti’) interessa eccome”, scrive Di Battista su Facebook.
“E’ un monologo che ripercorre la storia di Wikileaks – spiega – ricordando tutto quel che l’organizzazione giornalistica creata da Assange e da altri attivisti ha pubblicato. Scoop sensazionali, notizie sconvolgenti, informazioni di indubbia utilità pubblica. Molte cose le abbiamo dimenticate. E’ stato il gioco del ‘sistema’, del resto. Distruggere Assange con accuse false, con complotti mediatici, con distrazioni di massa per farci scordare quel che ci ha permesso di conoscere. “Nel monologo parlo di Iraq, Afghanistan, Libia, del complesso militare-industriale Usa, della sorveglianza di massa da parte della Nsa, dei memorandum di propaganda mediatica realizzati dalla Cia, dell’industria delle armi e della finanza che la controlla”.
“Ovviamente – continua – anche delle guerre durature, le ‘endless wars’, quelle di ieri, e quella di oggi. Sono queste le guerre che fanno felici i produttori di armi e, per dirla alla Assange, le élite della sicurezza transnazionale, compresi tutti coloro che si arricchiscono grazie al business della ricostruzione. Tutto quel che di buono ho fatto nella mia vita l’ho fatto con passione e qui ne ho messa tanta. Adesso vorrei (da metà settembre in poi) portare questo monologo in tutta Italia. Voglio farlo e penso sia un dovere farlo”, e si rivolge a chiunque abbia “idee, teatri da coinvolgere e voglia di dare una mano all’organizzazione delle date”.