Assange, ‘Washington ha criminalizzato il giornalismo’

“Vedo più impunità, più segretezza, più rappresaglie per aver detto la verità, e più autocensura.

E’ difficile non tracciare una linea tra il governo degli Stati Uniti che attraversa il Rubicone criminalizzando a livello internazionale il giornalismo e il freddo clima attuale per la libertà di espressione”.

Lo ha detto il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, testimoniando al Consiglio d’Europa nel suo primo intervento pubblico dal rilascio e dopo 14 anni di isolamento e detenzione.

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